Berlusconi: presto l'annuncio che non si ricandida

Il premier sta valutando tempi e modi per parlare agli italiani, ma la decisione sarebbe stata già presa, visti i sondaggi.

Berlusconi: presto l'annuncio che non si ricandida
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4 Ottobre 2011 - 13.25


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Berlusconi non intenderebbe ricandidarsi. E’ quando rivela Marco Galluzzo sul Corriere della Sera. “Il suo nome – scrive Galluzzo – è diventato un problema. Un tempo era un marchio di successo, una risorsa imprenscindibile, ambita e contesa, pretesa sul territorio, data per scontata, e a caratteri cubitali, come volano per moltiplicare consensi in un partito i cui elettori si identificano in Silvio Berlusconi.

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Oggi può essere l’esatto contrario, almeno per un partito che aspira a essere maggioritario, e l’ha capito il diretto interessato.
Il Cavaliere – continua Il Corriere – non vuole più il suo nome, e il suo cognome, nel simbolo del Pdl. Lo ha chiesto lui stesso, dopo aver fatto fare dei test sulla forza del partito di Angelino Alfano al netto della sua immagine, ovvero di qualsiasi riferimento diretto alla sua persona”.
E ieri Berlusconi ha anche annullato lo “sfogo” che voleva fare in tv.


Berlusconi: “Non mi occupo di legge elettorale”

“Non mi occupo di legge elettorale. Quello che mi sta a cuore in questo momento è continuare a lavorare per portare l’Italia al riparo dall’attacco al nostro debito pubblico e fuori dalla crisi finanziaria globale”. così il presidente del Consiglio in una nota diffusa oggi da palazzo Chigi, dopo l’incredibile successo raggiunto dal comitato promotore per il referendum per dire “No” al Porcellum.

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Dopo il traguardo di un milione e 200 mila firme, si era aperto il dibattito sull’opportunità dicambiare o meno l’attuale legge elettorale, anche all’interno della maggioranza.
Il ministro degli Interni, Roberto Maroni, sabato aveva aperto ai referendari. “Sono rimasto impressionato – ha detto – dalle tante firme raccolte in così poco tempo”.
Dopo le parole del ministro, però, diversi esponenti della Lega e del Pdl hanno espresso la loro contrarietà.


“Presto decreto per la crescita, tutto il resto è teatrino”

Ora il premier chiarisce che non si sta interessando della legge elettorale. “Governo e maggioranza – dice Berlusconi – stanno lavorando a un nuovo decreto legge, con misure concrete ed efficaci che ridiano fiducia ai cittadini, alle famiglie e alle imprese. Lo presenteremo entro la metà di questo mese, come ci siamo impegnati a fare”.
“Tutto il resto – prosegue – sono le solite chiacchiere del teatrino quotidiano della politica, che, purtroppo, va in scena tutti i giorni sui quotidiani, nelle tv e on line e che produce solamente confusione e demoralizzazione nella gente”.

“La riforma del sistema elettorale – ha aggiunto ancora il capo del governo – non è materia sulla quale mi sto esercitando. Le riforme che mi interessano in questo momento sono quelle del fisco, della architettura istituzionale, della giustizia, che sono il completamento delle riforme attuate in questi tre anni. Su questi temi, pur con il limite degli inesistenti poteri attribuiti dalla Costituzione al premier, sto spronando la maggioranza a lavorare presto e bene in Parlamento. Su queste riforme decisive per il presente e per il futuro del Paese, sarebbe auspicabile un contributo fattivo dalle opposizioni, se pensassero davvero al bene comune e non solo alla mia poltrona di premier”.

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