Decreto sviluppo, arriva un doppio condono

Uno fiscale e uno edilizio. Per ora è solo un'ipotesi, ma le opposizioni sono sul piede di guerra.

Decreto sviluppo, arriva un doppio condono
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redazione Modifica articolo

7 Ottobre 2011 - 18.06


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La notizia non è ancora ufficiale, ma vari esponenti del Pdl l’hanno fatto capire chiaramente: nell’imminente decreto sullo sviluppo ci sarà anche un nuovo condono fiscale ed edilizio. E scatta l’immediata e compatta reazione di tutte le opposizioni, nonostante solo il ministro Frattini continui a negare l’ipotesi.
”È inaccettabile il giochino in corso sull’ennesimo condono fiscale. Nel governo, oggi Frattini smentisce, mentre Fitto e Cicchitto lasciano aperta la porta. Intanto, un gruppo di parlamentari è al lavoro per infilare l’emendamento al momento opportuno, prima del voto di fiducia”, ha rimarcato Stefano Fassina, responsabile Economia e lavoro della segreteria nazionale del Pd.
”Il condono – continua Fassina – è l’emblema del degrado morale dell’Italia berlusconiana ed è la conferma dell’assoluta inadeguatezza del governo Berlusconi ad affrontare i nodi veri che bloccano lo sviluppo del paese”.

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Di Pietro su Facebook

”Il governo sta cercando di approntare l’ennesimo condono”, avverte il presidente dell’Italia dei valori Antonio Di Pietro sulla sua pagina facebook. ”Siamo evidentemente alla soglia dell’eversione democratica e prima che il paese esploda mi auguro che il Capo dello Stato, con un messaggio alle Camere, inviti, anzi ordini che ognuno stia al suo posto perché nello Stato di diritto c’è la divisione dei poteri”.


Commissariato Tremonti

Un condono tombale per reperire nuove risorse. E’ questa l’ipotesi allo studio del governo, insieme – condizionale sempre d’obbligo – a quella patrimoniale per la quale il cuore di Berlusconi “grondava sangue”.
Se ne sarebbe parlato anche ieri, durante la riunione a palazzo Grazioli.
Una riunione in cui – tra l’altro – si è nuovamente rimandata la decisione per il vertice di Bankitalia, e di fatto “commissariato” Tremonti affidando al ministro Paolo Romani la paternità del decreto sviluppo (la data per la presentazione in Consiglio dei ministri è stata fissata il 20 ottobre).
Il coordinatore del Pdl Fabrizio Cicchitto, ieri, parlava di due tipi di condono: il primo, collegato alla riforma fiscale; il secondo edilizio.

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Frattini smentisce

La possibiltà di inserire un condono nel decreto sviluppo “non è mai stata materia di discussione nelle nostro riflessioni e negli incontri recenti”: ha detto ai microfoni di Radioanch’io il ministro degli Esteri Franco Frattini.


L’ipotesi condono

Il condono è una delle armi da sempre “cara” al governo Berlusconi, ma questa volta c’è da essere cauti.
Una maggioranza che promette una dura lotta all’evasione fiscale per poi ricorrere a una “sanatoria” perderebbe di credibilità, e l’opinione pubblica non è detto che gradirebbe. Nonostante le entrate servirebbero a finanziare le misure per la crescita e non a chiudere i buchi di bilacio, c’è da andare con i piedi di piombo.
Si racconta quindi che Berlusconi stia soppesando l’impatto e valutando pro e contro, l’entità degli introiti che produrrebbe.
Il coordinatore del Pdl Fabrizio Cicchitto, ieri, parlaca di due tipi di condono: il primo, collegato alla riforma fiscale; il secondo edilizio.

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