Monti è la soluzione, ammette ora Berlusconi

Pdl spaccato, Lega contraria. Borse, crollano anche Tokyo e Hong Kong. Ma Obama rassicura: l'Italia non è la Grecia, è un paese ricco.

Silvio Berlusconi e Mario Monti
Silvio Berlusconi e Mario Monti
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10 Novembre 2011 - 09.23


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Vertice notturno a Palazzo Grazioli per fare i conti con le mosse da scacco matto fatte nel pomeriggio dal Quirinale. Prima la dichiarazione di Giorgio Napolitano sulla dimissioni certe e a breve di Berlusconi, dirette a rassicurare i mercati impazziti. Poi la nomina di Mario Monti a senatore a vita. Una investitura d’incarico alla formazione del nuovo governo esplicita. L’ex maggioranza di centro destra incassa e si fa i conti in tasca. Il Carroccio, non più ago della bilancia, ribadisce il suo no al governo tecnico. Ma il premier si arrende all’inevitabile e alla fine annuncia il suo via libera per non bruciare il suo giovane delfino Alfano, cioè escludere l’intero Pdl da una trattativa politica per la formazione del nuovo governo. Prime concessioni già nel pomeriggio con la decisione dei capigruppo delle due Camere di percorso accelerato per il decreto Stabilità che sarà varato entro sabato. Il voto al Senato è previsto per venerdì mattina, mentre alla Camera si parla di sabato sera. Obiettivo, rassicurare i mercati prima di lunedì, alla riapertura delle borse.

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Pdl spaccato quindi,
con esponenti di spicco da Lupi a Formigoni, da Scajola a Pisanu, favorevoli ad un governo tecnico con largo sostegno parlamentare. Pd e Terzo polo invece uniti, forse registi assieme a Napolitano della soluzione Monti, per il governo Monti. L’Idv al momento si mostra cauta, favorevole più ad elezioni subito che ad un governo di inevitabili sacrifici in cui essere coinvolti. Perché la scommessa che dovrà affrontare l’ancora teorico nuovo presidente del consiglio Mario Monti è di quelle da brivido. I dati di ieri in attesa di vedere cosa accade oggi. Lo spread a 573 punti, poi ha ripiegato a 552. Stesso andamento per Piazza Affari. Per fortuna arrivano le dichiarazioni del presidente degli Stati Uniti che esortano l’Ue a difendere l’Italia, descrivendoci come Paese ricco e tenace che non può precipitare nel baratro della Grecia.


Viva il Quirinale.
Molti commentatori intanto esaltano oggi (come abbiamo sottolineato noi nel pezzo che precede), le scelte sia di contenuto sia di modi e tempi fatte ieri dal Quirinale. Primo: sgombrare il campo politico dalle trappole e dalle furbizie con le quali il presidente del Consiglio lo stava inquinando giocando su tempi e contenuti del decreto chiesto dall’Unione europea. Nessuna incertezza, Berlusconi se ne andrà dopo l’approvazione della “Stangata” dell’emergenza. La sottolineatura inchioda Berlusconi a un impegno solenne assunto di fronte al Capo dello Stato e alla nazione, Dall’altro lato serve a rassicurare i mercati, che non capiscono, non giustificano i riti contorti del teatrino politico italiano. La seconda mossa, di fronte all’offensiva della destra sulle elezioni anticipate, è stata quella di nominare senatore a vita Mario Monti, indicando di fatto il successore di Berlusconi. Prima della riapertura delle Borse lunedì.

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