Referendum elettorale. La richiesta referendaria vuole reintrodurre le preferenze, ridando agli elettori la possibilità di scegliere chi li rappresenterà in Parlamento, sottraendo la scelta attuale alle segreterie dei partiti che decidono le liste dei candidati. Problema giuridico, è legittimo cancellare una legge senza che vi sia una normativa alternativa? Se la Corte costituzionale darà il via libera alla consultazione saremo chiamati a votare tra il 15 aprile e 15 giugno, come prevede la Costituzione, salvo l’approvazione di una nuova legge elettorale da parte del parlamento. Obiettivo difficile, ma sul quale i partiti stanno iniziando a lavorare. Se è vero che tutti si dicono d’accordo nel bocciare il “Porcellum”, ma trovare un’intesa su una nuova formula non sarà facile. I tifosi referendari: “ci aspettiamo che la Consulta prima di dirci un eventuale ‘no’ ci pensi almeno un milione e duecentomila volte, tanti quanti sono stati i cittadini che chiedono di cambiare il Porcellum”.
Arresto Cosentino. Il leader della Lega Nord Umberto Bossi ha deciso di lasciare mano libera ai suoi sul voto sull’arresto del deputato e coordinatore del Pdl campano Nicola Cosentino. Una correzione di rotta rispetto alla linea adottata dalla segreteria della Lega, dove era passata la linea maroniana orientata al sì all’arresto dell’ex sottosegretario all’Economia. La libertà di voto leghista è un vittoria di dell’ex premier “Ora – avrebbe detto Berlusconi – spero che tutti votino secondo coscienza e non per mero calcolo elettorale”. Le decisioni di Bossi rendono il sì all’arresto di Cosentino molto meno scontato di quanto sembrasse ieri dopo l’esito in Giunta. Esito della votazione molto incerto. Di sicuro soltanto la spaccatura sempre più evidente all’interno della Lega combattuta al suo interno tra la linea degli “Oppositori” duri e puri, a caccia di consenso pre elettorali e la mediazione di Bossi che non vuole arrivare ad una rottura completa col Cavaliere pensando al futuro.
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