«Padania libera. E Roma? Fanculo…». Con queste espressioni il leader della Lega Nord Umberto Bossi ha chiuso il suo intervento alla manifestazione di Milano contro il governo Monti. Il passaggio è scaturito da uno scambio di slogan e di cori fra Bossi sul palco e i militanti in Piazza Duomo.
Ma più del solito vaffanculo a Roma, l”iniziativa di oggi può essere considerata l’inizio della fine del padre-padrone leghista: la folla in Piazza Duomo a Milano ha urlato «Maroni, Maroni», chiedendo che l’ex ministro prendesse la parola. Ma Bossi ha preso tempo e non gli ha consentito di parlare. A quel punto dalla folla si è alzata una selva di fischi all’indirizzo del senatur che ha invita lo stesso Maroni e Reguzzoni a stringersi la mano sul palco.
Dopo i fischi dei maroniani. immediatamente una parte della folla ha urlato «Umberto, Umberto» per coprire i fischi nei confronti di Bossi. Il Senatur ha fatto finta di nulla e ha proseguito il suo discorso sottolineando che «tutti hanno fatto un passo indietro». Subito dopo Bossi ha lanciato l’urlo «Padania libera» per cercare la risposta unitaria di tutta la folla. Maroni, in piedi sul palco, non ha battuto ciglio ma sorridendo ha guardato la parte della folla che lo acclamava.
Pace fatta? Per nulla. Pare che i due principali partiti dell’era Berlusconi, Lega e Pdl, si stiano sfarinando.