La Lega si inventa la giunta porta a porta

Nel vicentino il sindaco decide: riunioni nelle case dei cittadini, non più in Municipio. Tentativo di recuperare voti dopo lo scandalo Belsito-Trota.

La Lega si inventa la giunta porta a porta
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16 Aprile 2012 - 17.23


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di Tancredi Omodei

Per la Lega non è un bel momento, i sondaggi dicono che il Carroccio pagherà le malefatte di tesoriere, del Trota, del vice presidente del Senato, della Rizzi e della bella compagnia padana. Maroni, si sa, armato di ramazza, ha promesso che le pulizie di primavera saranno lunghe e scrupolose. C’è da restaurare l’immagine, fortemente compromessa dalla polvere sollevata dai soldi che giravano a ruota libera.

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Dalla Lombardia al Veneto, la base, profondamente scossa nelle certezze,prova a recuperare un costume smarrito strada facendo, quando potevano imprecare “Roma ladrona!” senza arrossire.

Ogni iniziativa è buona per tentare di serrare le fila, evitare che scoloriscano le camice verdi. Un’idea l’ha avuta il sindaco leghista di Montecchio Maggiore, in provincia di Vicenza. Michela Cecchetto ha deciso di riunire la giunta, di volta in volta, nella casa o nella cascina di questo o quell’altro concittadino. Sempre e solo “giunte itineranti”. Le decisioni si prendono tra un bicchiere di vino rosso e un assaggio di salame. Giovedì prossimo l’appuntamento per sindaco e assessori è nella casa colonica di Antonio Meggiolaro, un pensionato che abita nella frazione di Carbonara. Ad assistere ai lavori di giunta si prevede che ci saranno una sessantina di cittadini. Il signor Antonio è alle prese con i preparativi. All’ordine del giorno, i lavori del consorzio di bonifica. Il signor Antonio è dispiaciuto solo del fatto che le previsioni non promettono, ci sarà maltempo. Quindi, riunione al coperto e non nel cortile di casa.
Pazienza.

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“Le nostre riunioni sono sempre animate e franche – dice il sindaco, a capo di una giunta Lega-Pdl – ma alla fine è bicchierata per tutti”.
Dopo la casa del pensionato Antonio, in programma riunioni di giunta in un paio di casolari ( si spera all’aperto e col bel tempo ) e in altrettante taverne messe a disposizione dai cittadini scelti ad ospitare il governo della città.

Avanti popolo, alla riscossa, bicchiere rosso trionferà.

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