Via la Minetti? Sì, ma solo dopo Berlusconi

Alfano e la Santanché ora invocano le dimissioni della consigliera regionale. Mentre candidano premier chi ce l'ha messa contro ogni logica e etica. [Gianni Cipriani]

Via la Minetti? Sì, ma solo dopo Berlusconi
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Gianni Cipriani Modifica articolo

15 Luglio 2012 - 20.32


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Se fosse vero, ci sarebbe da preoccuparsi più dello spread o delle misteriose manine degli speculatori internazionali che giocano al gatto e al topo con le economia nazionali.

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Se è vero, come dicono quelli del Pdl, che ci potrebberrero essere ancora un buon numero di italiani disposti a votare per il re del bunga bunga, delle nipotine di Mubarak, dell’economia va bene e i ristoranti sono pieni, delle pernacchie internazionali e delle Minetti nelle istituzioni, allora sono disposto ad andare alle Fosse Ardeatine, a Marzabotto, a Sant’Anna di Stazzema e sulle tombe di tutti i nostri costituenti a chiedere perdono, perché non abbiamo meritato il loro sacrificio.

Ma quello che più mi fa irritare, mentre siamo nel mezzo di una catastrofe finanziaria frutto della congiuntura internazionale (certo) ma anche di chi pensava alle “leggi ad personam” piuttosto che agli interessi dell’Italia, è che gli strateghi del Pdl pensino ancora di poter prendere per i fondelli gli italiani con i loro trucchetti da avanspettacolo e da varietà di terz’ordine, peraltro trito e ritrito.

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Ed ecco che all’improvviso Angelino Alfano, maggiordomo del Pdl che qualcuno ha presentato come segretario, dice che Nicole Minetti si deve dimettere da consigliere regionale. Quella Nicole Minetti definita testè dall’altra miracolata Daniela Santanché come persona che ha dimostrato di non saper fare politica. Davvero? E solo il 14 luglio del 2012 vi accorgete che Nicole Minetti è una incapace? E quali capacità aveva dimostrato quando il Cavalier Silvio Berlusconi volle a forza inserirla nel listino di Formigoni garantendole così – d’autorità – un posto nel Pirellone? Enormi capacità politiche: andare a letto con Silvio; fare gli strip tease ai bunga bunga, baciare i Priapo durante le cene eleganti, portare nuove amiche a Silvio, preannunciando che “ne vedrai di ogni…”; “briffare” le fanciulle su come soddisfare il drago, dirigere il traffico di mance e prebende con le olgettine, reggere la coda al capo andando in questura a prelevare la nipote di Mubarak altrimenti detta Ruby, chiamare il Cavaliere al telefono “love of my life”, salvo poi appellarlo in privato come “culo flaccido”.

La stessa Minetti che in pieno scandalo fu pubblicamente difesa da Silvio Berlusconi che in una insultante telefonata all’Infedele di Gad Lerner ne decantò le capacità politiche e istituzionali.

Ora Alfano e la Santanché si svegliano dal letargo e chiedono le dimissioni della Minetti. Ossia quella ragazza messa in quel posto contro ogni minimo principio di opportunità, di etica e di buongusto dallo stesso Berlusconi, che ora si ricandida a premier. Insomma la Minetti via; chi ha creato il mostro, invece, merita palazzo Chigi. La spazzatura sotto il tappeto e l’inquinatore salvo. Che bella operazione di pulizia e trasparenza…

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Sicuramente, parlando da un punto di vista politico, la presenza della Minetti è una vergogna e a lei non va alcuna solidarietà, visto che ogni mese si mette in tasca soldi pubblici e pure tanti. Ma la vera vergogna è il degrado morale di un paese che ancora va dietro (spero che i sondaggi non dicano il vero ma…) a chi ha trasformato le istituzioni in luoghi di deriva affaristico-postribolare; a chi ha nominato i protetti ministri, onorevoli, consiglieri; a chi ha messo l’escort professionale D’Addario nelle liste di un partito; a chi si faceva portare prostitute a casa, accompagnate da auto di servizio.

Oggi è troppo facile cacciare la Minetti e basta. Andatevene via tutti. Voi lacchè, ruffiani, servi sciocchi, utili idioti, adulatori, miracolati della politica, voltagabbana, corrotti, responsabili, prostituti e prostitute. Voi che ci avete lasciato le macerie e che avete offeso il nostro tricolore molto di più delle nefandezze di un Bossi qualunque. Non ve la caverete con la Minetti. E il popolo italiano non si lasci prendere per i fondelli un’altra volta dal Cavalier Silvio Berlusconi e dal suo circo mediatico-televisivo. Entreremmo nel guinnes dei primati come il popolo più sciocco e cretino della storia dell’umanità.

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