Ha incassato un no netto il sindaco di Firenze Matteo Renzi dalla Commissione Statuto del Partito Democratico che si è riunita oggi a Roma, nel bel mezzo delle polemiche sulla bozza del regolamento che porterà il partito alle primarie. E lui, aquesta formale sconfitta politica risponde via tweet, mentre si trova in tuor col suo camper al sud: “Ridiamoci su che è meglio”, tweetta con l’hashtag #NuoveRegolePrimariePd.
Dunque: seggio e servizio elettorale – in cui dovrà registrarsi chi intende partecipare al voto, firmando tra l’altro un manifesto di adesione al centrosinistra – rimarranno separati. E’ questo il cambiamento che aveva chiesto Renzi, e che è stato negato: “In questo modo andranno a votare le truppe cammellate, quelle che hanno interessi, sempre gli stessi”. L’elenco, inoltre, sarà pubblicabile on line: quindi alla larga i tifosi del centrodestra. Rimane anche il ticket di primo e secondo turno. Altra decisione invisa a Renzi che comunque aveva dato il via libera (ma d’altronde, ha vinto al secondo turno la poltrona di sindaco, fanno notare i maligni), ma nel caso delle primarie potrà votare al secondo turno solo chi si è iscritto per il primo.
Insomma “Nessuna trattativa”, come ha avvertito il responsabile dell’Organizzazione Nico Stumpo dopo le prime indiscrezioni che invece lasciavano intendere un qualche contentino dato a Renzi.
Il quale ha gridato allo scandalo, sostenendo che queste sono regole penste per farlo fuori. Eppure il giovane Renzi cresce nei sondaggi e sembra aver superato il suo principale sfidante: il segretario del Pd Pierluigi Bersani. Il quale, da parte sua, ricorda al sindaco fiorentino che se si è aperta la partita delle regole è perché è stato necessario cambiare lo statuto proprio per permettere a Renzi di scendere in campo.
In totale rottura con il suo partito, Matteo Renzi domani non parteciperà neanche all’assemblea sul regolamento che è stata convocata all’hotel Ergife di Roma: “Neanche viene – ha detto Rosy Bindi – ma chi può avere paura delle reogle, che assicurano maggiore trasparenza? Nessuno”.
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