L'Italia vista da Grillo: Helzapoppin' all'amatriciana

Il comico genovese cita Hellzapoppin e critica l'Italia in cui tutto è il contrario di tutto.

L'Italia vista da Grillo: Helzapoppin' all'amatriciana
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17 Novembre 2012 - 15.31


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“Le immagini sono tutto. I fotogrammi accelerati dell’Italia, in apparenza sconnessi, hanno la logica, dell’ultima spiaggia, del prossimo 8 settembre. Viviamo in un Helzapoppin’ all’amatriciana”. Lo scrive sul suo blog Beppe Grillo, che aggiunge una carrellata: “Istantanee. L’elicottero che porta in salvo Passera e i sottosegretari dalla furia degli operai del Sulcis. Fini, Napolitano e Schifani che ridono e scherzano mentre si apprestano a modificare la legge elettorale. I fumogeni sparati dal ministero della Giustizia sui manifestanti a Roma (qualche magistrato sarà esiliato in Guatemala o nella Terra del Fuoco per punizione?)”.

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E ancora: “Cinque comparse impalate come stoccafissi su un palco a rispondere a domande prepagate nell’imitazione di supereroi che dovrebbero salvare il Paese.
Uno con il telefonino per i suggerimenti da casa. La Toscana devastata – scrive Grillo – la gente sui tetti delle auto o schiacciata sotto un ponte, solo per una perturbazione temporalesca più abbondante del solito. Berlusconi nell’imitazione della mummia di Tutankamon con l’itterizia giallo cagarella da elezioni stampata sul volto. I salotti esclusivi dei talk show dove le disgrazie del Paese servono a far aumentare lo share e a rendere felici mummie politiche, come Forminchioni e Polverini, sedute in poltrona o sui trespoli, l’intervistatore di partito pensoso. L’aeroporto di Fiumicino trasformato in una discarica. Renzi sindaco errante. La guerra totale in Medio Oriente ormai alle porte trattata come notizia di cronaca. L’importanza quotidiana h24 di Casini in televisione. L’election day, ma anche no, lo sbarramento al 42,5%, al 40%, ma anche no, la preferenza diretta, ma anche no, il premiolino del 10% al primo partito, ma anche no, eliminare il M5S, ma anche sì. I conti risanati di Rigor Montis con il debito pubblico schizzato a 2.000 miliardi (si possono risanare i conti aumentando il debito? Si. Certo. Miracolo! Miracolo bocconiano!). La legge anti corruzione che premia i corrotti. Monti in loden, la Frignero in tailleur. La Val di Susa
militarizzata come l’Afghanistan. Il tabernacolo di Bersani.

Nuove liste elettorali di giornata, come le uova: la montezemola libera e bella, la giannina con il papillon, la tremontina no global. Il sangue dei ragazzi che colpiscono il manganello con le loro facce.. Lo spread crescente tra stipendi dei politici (e dei tecnici al governo) e quelli degli impiegati e degli operai. Il fisco più “leggero” per le famiglie dei disoccupati. La trattativa Stato mafia scomparsa dai media (sarà emigrata?) dopo le telefonate quirinalizie di Mancino. Gli esodati al mattino, pensionati la sera ed esodati
ancora il giorno seguente. La metastasi dell’ILVA, la peste di Taranto. I voti comprati dalla ‘ndrangheta in Lombardia a 70 euro e in Sicilia dalla mafia a 300 euro (è l’Italia a due velocità mafiose). Qualsiasi somiglianza tra l’Italia e la realtà è puramente casuale”, conclude Grillo.

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