“Le secondarie, terziarie, nullarie del
pdmenoelle di questa domenica di novembre 2013, data che verrà
ricordata come l’ennesimo giorno dei morti della Seconda
Repubblica, sono una rappresentazione senza contenuti, un’auto
celebrazione di comparse, un grottesco viaggio nella pazzia”.
Beppe Grillo, come sempre a modo suo, critica le primarie di oggi, dal suo blog. “Come nell’opera satirica
medioevale la Nave dei Folli di Sebastian Brant che ispirò Michel Foucalt: Perché si vede sorgere d’un tratto la sagoma
della nave dei folli, e il suo equipaggio insensato che invade
i paesaggi più familiari? Perché, dalla vecchia alleanza
dell’acqua con la follia, è nata un giorno, e proprio quel
giorno, questa barca? La follia e il folle diventano personaggi
importanti nella loro ambiguità: minaccia e derisione,
vertiginosa irragionevolezza del mondo, e meschino ridicolo
degli uomini”.
Per Grillo “le primarie dei folli sono
un bromuro sociale, un calmante, servono a dare al popolo
l’illusione di decidere, a pagamento (partecipare costa due
euro), il premier che salverà l’Italia dal baratro. Chiunque
diventi premier per una notte, conterà – aggiunge il fondatore
del Movimento Cinque stelle – come un soldo bucato. In Italia
non esiste il premierato, non esiste di conseguenza neppure il
candidato premier. La buffonata odierna, promossa dalla
grancassa mediatica equamente distribuita e senza eccezione
alcuna, non eleggerà alcun candidato premier. Il presidente
della Repubblica può nominare chi crede. Costui, con un
programma e una lista dei ministri, si presenta alle Camere per
la fiducia. Se la ottiene diventa presidente del Consiglio. Ma,
come in una Grande Follia Democratica, il posto è già
occupato da Rigor Montis, implicitamente rinominato da
Napolitano e invocato dai partiti per poter continuare la loro
assurda recita. Anche il programma per la prossima legislatura
è già deciso. Punto per punto. Taglio per taglio. Tassa per
tassa. Non si chiamerà programma di governo, ma Agenda
Monti, indiscutibile e già venduta alla Bce e agli Arabi. E’
una democrazia che vive di effetti speciali, con le carte
truccate dove il banco vince sempre e perdono immancabilmente i
cittadini. “Una nave stipata di folli e guidata da folli, si
dirige in un viaggio fantastico verso il paradiso dei folli,
Narragonia, fino alla visita del Paese di Cuccagna e al tragico
epilogo del naufragio finale”.
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