“Errare è umano, perseverare è diabolico”. Lo scrive il Comitato 10 febbraio, che si occupa di curare il giorno del Ricordo, dedicato al ricordo delle vittime delle Foibe che si celebra – appunto – ogni 10 febbraio, come stabilito dalla legge del 2004. “Belle scorse
settimane si èbattuto strenuamente per evitare che i rumors secondo
cui le elezioni regionali del Lazio si sarebbero dovute svolgere in
concomitanza del Giorno del Ricordo, divenissero amara realtà – scrive il Comitato – Abbiamo, in tal senso, anche indirizzato una lettera accorata
al ministro Cancellieri. Numerose testate si sono occupate di questo
grido, quasi isolato, a difesa di una giornata di commemorazione
stabilita da una legge, votata dal Parlamento nel 2004, per colmare il
vergognoso silenzio di oltre 60 anni sulle tragedie del nostro confine
orientale. Se cio’ sarà confermato – continua il Comitato – ci troviamo di fronte ad un barbarico
e malevole tentativo di affossare le celebrazioni, che nella capitale
sono numerose e vi si lavora da mesi, per il giorno nel quale si
commemorano migliaia di italiani trucidati o costretti all’esilio.
Esigiamo la medesima sensibilità, per le vittime delle Foibe,
mostrata verso quelle commemorate il 27 gennaio. Oppure le Istituzioni
si tolgano la maschera e si presentino per quelle che sono
realmente…”.
Insomma, il Comitato potrebbe anche decidere di prendere provvedimenti se il ricordo delle vittime delle foibe non fosse rispettato. Davvero strano che Polverini non ne sapesse nulla, e che sia stata lei a indicare quella data, visto che il Giorno del Ricordo è sempre stata una “battaglia” sponsorizzata maggiormente dalla destra italiana. Intanto, segnalando un giorno per le elezioni, la presidente dimissionaria della Regione Lazio ha adempiuto a quanto richiesto dal Tar, che le aveva imposto di indicare una data per andare alle urne.