Questa mattina il presidnete del Consiglio Mario Monti si è recato a visitare Marco Pannella alla clinica Santa Maria della Mercede a Roma per informarsi delle sue condizioni di salute e incoraggiarlo a desistere dallo sciopero della fame e della sete che sta portando avanti ormai da una settimana.
Il colloquio – spiega una nota di Palazzo Chigi – ha riguardato i temi della legalità, della
giustizia e della situazione carceraria, in Italia e nel contesto europeo. Pannella ha esposto le ragioni e gli obiettivi della sua azione. “L’ho trovato intellettualmente combattivo, e ho tratto spunti di riflessione dalla nostra conversazione che certamente approfondirò”, ha detto il premier.
Già ieri il ministro della Giustizia Paola Severino si era recata in clinica, e aveva detto che si sarebbe occupata del tema delle pene alternative al carcere.
Pannella è in sciopero della fame da giorni, e le sue condizioni fisiche sono sempre più gravi. Il leader radicale si batte perché sia approvata l’amnistia o l’indulto. Oggettivamente difficile che questo possa accadere, mentre è probabile – elezioni permettendo – che venga approvato un decreto che renda più facile l’accesso alle pene alternative.
Intanto sono moltissimi gli interventi, dal ministro Andrea Riccardi che sottolinea come “la vita è il bene più prezioso” e giudica quella di Pannella una “battaglia doverosa per le condizioni inumane del carcere”, a Fausto Bertinotti che ha fatto appello alle istituzioni perché intervengano, in clinica si è recato anche Franco Marini (Pd): “La sua – ha detto -è una testimonianza di grande civiltà”.