Il presidente della Lazio Lotito scende in campo
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Il presidente della Lazio Lotito scende in campo

"Voglio fare un patto per il risanamento dell'Italia, ci sono già due o tre richieste", ha detto in un'intervista. E promette: "Se chiedessi sacrifici mi metterei il saio".

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19 Dicembre 2012 - 18.43


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Anche il presidente della Lazio Claudio Lotito è disposto a “mettersi a disposizione” per il bene dell’Italia. Candidarsi non gli dispiacerebbe affatto, anzi, ha dato già la sua “disponibilità”. In quale polo? Non lo dice “ragiono nell’ottica della polis”, spiega.

«Ho dato la mia disponibilità, vorrei fare un patto per il risanamento dell’Italia, ci sono due o tre richieste – ha detto in un’intervista al Corriere dello Sport –
Non sono richieste della stessa area politica, non coltivo interessi personali. Mi sono chiesto: è giusto che metta a rischio le mie cose per l’interesse collettivo? Se ritenessi di essere utile e mi fosse chiesto, mi metterei a disposizione. Lo farei per interesse politico, se faccio parte di un sistema, è giusto che risponda positivamente. Ragiono nell’ottica della polis, non ho interessi personali».

E il conflitto di interessi?

«Ho pensato prima alla Lazio e poi alle mie aziende. Non c’è conflitto di interessi». Ci sarebbero, invece, con suoi molteplici impegni:

Non parlavamo di conflitto d’interessi, ma di tempi. Come farebbe a conciliare gli impegni?
« La capacità è quella di organizzarsi… Se mi chiamano, vediamo. Non ho ambizioni elettorali – ha precisato – Non è semplice, mi dovrei sacrificare, Io già so cosa succederà. Il meccanismo lo conosciamo bene. Ognuno muove interessi personali, io voglio muovere quelli di sistema».

Anche Lotito alla corte di Monti? Non proprio perché se gli riconosce di aver riportato l’Italia a una credibilità di “livello internazionale” sottolinea che “il paese non si può governare solo con i tecnici” ai quali manca “la visione necessaria”: ” Se dici ‘taglio tutto’, fai presto, ma poi la gente muore di fame e si ferma l’economia. Questo è il dato vero. Taglio dei costi, equilibrio fiscale, crescita economica. Il Paese dovrebbe avere scuole e ospedali funzionanti – dice Lotito – E’ mancata la programmazione. Il governo non ha dato la scadenza. Si è parlato della crisi, ma nessuno sa quando finirà la crisi. Se ci avessero detto cinque anni a pane e acqua, al sesto filetto. Invece no. Se fai tagli orizzontali e non verticali, hai dimostrato di non avere sensibilità politica. Chi coglio, coglio. E non accompagni a livello di comportamenti la tua politica. Se chiedessi al Paese sacrifici, sarei il primo a mettermi il saio ed a mangiare pane e acqua. Come ho fatto con la Lazio».

L’ultima stangata è sull’Imu:
« E’ una tassa iniqua, una patrimoniale mascherata. Non ha senso. E ha provocato un danno. Ha fermato l’economia, ha bloccato l’edilizia. Ora sta finendo il lavoro del carpentiere, del muratore, dell’elettricista. Dove sono i giovani che possono permettersi di acquistare una casa e fare un mutuo? E’ finito tutto».

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