Antonio Ingroia “è un amico. Ha
ottenuto di recente un incarico importante all’Onu in Guatemala.
Penso che interromperlo sia un problema anche sul piano
dell’immagine internazionale dell’Italia”. Il procuratore capo di Torino, Giancarlo
Caselli – che di Ingroia è amico e estimatore da tempi non sospetti – ha spiegato che per lui è meglio che i magistrati non
entrino in politica, anche se “la risposta va data caso per
caso”.
“Capisco – ha detto Caselli – che a qualche magistrato possa venire in
mente di provare a modificare le cose direttamente in
Parlamento visto l’anomalia della stagione che viviamo da
qualche decennio per cui si fa la lotta alla mafia senza
trovare, se non rarmente, un appoggio da parte di settori
consistenti della politica.
Quanto alle polemiche di Ingroia contro Pietro Grasso Caselli ha detto: “è un
fatto storico che Grasso vinse quel concorso e
che la legge che mi impedì di parteciparvi fu dichiarata
incostituzionale e che ha liquidato la vicenda con
disinvoltura da bar sport”.