Silvio Berlusconi continua la sua campagna elettorale a mezzo stampa. L’ex premier italiano, ricandidato alla corsa per Palazzo Chigi, ha dichiarato in un’intervista a Radio capital guerra alla Bce così com’è: “La Banca centrale europea deve tornare a stampare moneta, essere una vera e propria banca centrale. Oppure l’Italia sarà costretta a uscire dall’euro”.
Che la Bance centrale debba stampare moneta come la Banca centrale americana è una riflessione ampiamente condivisa, e tra l’altro veccho cavallo di battaglia della sinistra, in Europa le trattative e le divisioni sono anche – e soprattutto – su questo punto. Insomma, non è che la “pensata” sia di Berlusconi, tanto più che nei suoi recenti anni a Palazzo Chigi non pare di ricordare che questo fosse uno dei suoi “argomenti forti”. Eppure ha raccontato: “E’ quello che ho cercato di fare negli ultimi due anni del mio governo in Europa”
. Evidentemente con poco successo.
Ma se Berlusconi tornasse al governo promette che userà armi ben più pesanti, mettendo sul tavolo della trattativa con Germania, Francia e gli altri partener europei addirittura l’uscita dell’Italia dall’euro. “Una prospettiva che vedo con molta paura”, ha detto Berlusconi.
Alla domanda se è vero, come ha raccontato casini, che i suoi interventi alle riunioni del Ppe in Europa venissero accolti da risatine, Berlusconi ha detto: “E’ una menzogna
totale a assoluta che si aggiunge alle tante che l’individuo è
abituato a formulare”, ha sottolineato, “è una cosa indegna che lui
dica questo. Ho nei confronti dei miei colleghi Ppe un rapporto
antico e consolidato e sono considerato al tavolo del Ppe il
maggiore esperto in economia, dato il mio passato di
imprenditore e la mia esperienza al governo, sono lì dal
1994″.
“Questo Casini con l’altro suo compare Fini sono veramente
le persone peggiori che ho avuto modo di incontrare in
politica. Sono veramente una iattura”, ha insistito, “mi è
scappato una volta ‘orrendi’ e ho aggiunto subito
‘orrendissimi’. Non riesco a capire come possano attirare dei
voti da parte di persone con la testa sulle spalle”.
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