Monti: l'Imu si può cambiare ma senza bluff
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Monti: l'Imu si può cambiare ma senza bluff

Dopo Berlusconi tocca a Monti monopolizzare le tv. A Sky il professore ha parlato di tutto: l'Imu va modificata e data ai comuni. Possibile ridurre l'Irpef e congelare l'Iva.

Mario Monti
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6 Gennaio 2013 - 19.17


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La decisione di salire in politica la stava covando prima e quel voto lo ha rafforzato nel convincimento. Parla del voto con cui il Pdl ha sancito di non dare più la fiducia al governo, Mario Monti, intervistato da Gianluca Semprini a SkyTg24.

L’Imu “è frutto del governo precedente” comunque va ristrutturata e modificata, con un gettito maggiore ai comuni”, ha detto Monti. “Io non ho la patente per distribuire moralità o immoralità – ha spiegato Monti riferendosi alle parole di Giulio Tremonti – è un frutto che il precedente governo ha deciso con l’entrata in vigore successiva” senza specificare se fosse sulla prima casa. Comunque, ha aggiunto l’Imu va modificata e ristrutturata” con un gettito maggiore ai comuni.

Le tasse vanno ridotte “ma non vanno fatte promesse non mantenibili”

Quirinale?“Credo che la mia recente decisione abbia fatto salire di molto le legittime aspirazioni, ambizioni e aspettative di più di una persona che legittimamente mira a quella carica, non credo certo di avere aumentato le mie probabilità. Comunque, ad eventuali richieste si risponde se e quando arrivano”

Nessun patto con Abc (Alfano, Bersani e Casini),“Non c’era alcun patto, io stesso pensavo di non candidarmi perché pensavo non necessario farlo. Ero ottimista sul fatto che il paese continuasse di per sé nella direzione delle riforme ma ho visto molte preoccupazioni nell’economia italiana e all’estero”.

La presentazione dei nomi in lista forse martedì.Mario Monti ufficializzerà le candidature per la sua lista “nei prossimi giorni, non so se martedì”.

Preferivo che non ci fosse il mio nome sul simbolo. “Ci ho lavorato personalmente con i miei collaboratori più stretti. Avrei preferito non figurasse il mio nome: non mi piace espormi così. Ma essendo connotante…”.

Casini ha capito prima di altri i problemi dell’Italia. “Coloro che hanno visto prima di altri che i problemi seri dell’Italia non potevano essere risolti senza una grande coalizione e hanno avuto ragione. Sono stati i più tenaci sosteniori di questa maggioranza dove c’è stato anche l’apporto di Pd e Pdl, talvolta a corrente alternata per ragioni politiche che conosco. Quindi non ho ragioni per rifiutare l’appoggio di coloro che hanno capito problemi e soluzioni italiane prima degli alfieri del bipolarsimo esasperato”.

Dialogo con tutti, Berlusconi incluso, purché riformisti. “Ieri ho detto che dialogherei con tutti anche se avessi la maggioranza” dopo le elezioni, ma anche che “non sarei parte di nessun governo che non avesse un carattere riformista nel senso delle riforme strutturali”.

Amico delle banche? Chiedere referenze a Bill Gates e al “salotto buona” della finanza italiana Dare più soldi a famiglie e imprese “si può metterlo in agenda – spiega – ma bisogna prima trovare gli strumenti di politica economica per farlo”. “Questa storia della vicinanza alle banche – prosegue – è il segno della superficialità che c’è spesso nel dibattito politico italiano. Il governo Berlusconi – puntualizza – si schierò contro la tassazione delle transazioni finanziarie che l’Italia bloccava in Europa. Io ho cambiato la posizione e ora in Europa la Tobin tax si fa”. “Che qualcuno chieda a Jack Welch allora alla guida di General Electric o a Gates per Microsoft, per assumere informazioni al riguardo…”.

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