Dell'Utri rinuncia: non farò il capro espiatorio

Ora non serve più a niente perché in caso di condanna definitiva non c'è scudo che tenga, nemmeno quello parlamentare. Poi: vittoria improbabile.

Dell'Utri rinuncia: non farò il capro espiatorio
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20 Gennaio 2013 - 11.39


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«Finisce qui, ritiro la mia candidatura». Marcello Dell’Utri fa un passo indietro e decide di non fare parte della nuova tornata elettorale. Lo annuncia in un’intervitsa, rivelando che «Silvio continua a dirmi che possiamo trovare una soluzione, che c’è tempo fino a lunedì sera. Ma ho deciso: non mi presento alle elezioni. Ci ho riflettuto bene – dice – il Pdl sta salendo nei sondaggi, la vittoria non è impossibile, ma è improbabile. Non voglio fare da capro espiatorio, non voglio che si dica: “Abbiamo perso per colpa di Dell’Utri”».

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Dell’Utri motiva così la sua scelta: «Siamo al capolinea. Se non fossi stato in Parlamento, è vero, sarei già finito in galera. Ma ora non serve più a niente» perché in caso di condanna definitiva «non c’è scudo che tenga, nemmeno quello parlamentare».

«Io comunque – aggiunge Dell’Utri – sono ottimista, spero che i giudici capiscano che quelle accuse non esistono» e in ogni caso «sono abituato a cose forti, non ho paura». «Il mio – conclude – è un gesto di amicizia. Certo che non mi conviene, ma dopotutto, ripeto, la storia è arrivata alla fine. E’ il momento di chiudere. La mia candidatura non serve più a nessuno. Nemmeno a me».

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