Idea Bersani per favorire le piccole imprese

Cinquanta miliardi in 5 anni per restituire alle imprese il credito attraverso l'emissione di titoli di Stato. E a Monti: «Ognuno pensi ai poli suoi. Mi tengo Vendola».

Idea Bersani per favorire le piccole imprese
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7 Febbraio 2013 - 15.00


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A proposta choc, Pier Luigi Bersani ribatte con un’altra altrettanto forte, forse meno fantasiosa ma di certo più concreta. Cinquanta miliardi in cinque anni per restituire alle imprese i debiti della pubblica amministrazione e rilanciare la crescita con nuovi posti di lavoro. Ha detto oggi il leader Pd: «È un impegno che ci prendiamo perché saltano un sacco di piccole imprese e si perde il lavoro. C’è un problema di liquidità e la pubblica amministrazione non paga. Ora cominci a farlo, i mercati sanno che sono soldi dovuti dallo Stato».

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Lo strumento per avere la copertura economica, ha spiegato il candidato premier della coalizione di centrosinistra, saranno «titoli dedicati per 10 miliardi all’anno per cinque anni: è ragionevole e sostenibile e aiuterebbe a dare ossigeno alle imprese e quindi più lavoro».

Bersani, poi, rivolgendosi nuovamente a Monti, che lo invita a scegliere tra gli alleati per un’intesa dopo le elezioni, ha ribadito: «Ognuno pensi ai poli suoi. Io sto con Vendola e Tabacci, per Monti non ho ancora visto la sua foto di gruppo ma sarebbe con Fini e Casini che sui temi sensibili, ma anche sulle liberalizzazioni, hanno idee diverse».

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Intanto si è scatenato all’interno del Pd un botta e risposta tra il segretario e il responsabile economico. Intervistato a Omnibus su La7, Stefano Fassina ha commentato così l’eventualità che la sfida alle urne non risolva la situazione di stallo in cui si trova in questo momento l’Italia: «Nel caso di ingovernabilità, si cambia la legge elettorale e si torna al voto», ha detto il responsabile economico del Pd, sottolineando che si profilerebbe «uno scenario da incubo». Non è d’accordo il segretario democratico, che meno di mezz’ora più tardi ha chiuso la discussione: «Un Paese serio non può continuare a inseguire le elezioni. Faccio un pronostico: non succederà (che mancherà una maggioranza certa, ndr) perché penso che gli italiani prenderanno una direzione di marcia e chiederanno il cambiamento».

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