di Tancredi Omodei
“Da noi la magistratura è una mafia più pericolosa della mafia siciliana e lo dico sapendo di dire una cosa grossa”. Due sono le cose: o il dito nell’occhio è andato così profondamente da interessare il cervello, o Silvio ha detto quel che ha detto in piena coscienza. Lui stesso garantisce che è la seconda che ho detto. Silvio Berlusconi, dunque, non ce l’ha fatta a starsene zitto in questo giorno di silenzio. Era prevedibile. Non si è trattenuto ad evitare una di quelle che Fiorello licenzierebbe, con semplicità e intelligenza, come ”cazzate”. Citiamo Fiorello non a caso, ci torneremo tra poco. Restiamo alla ”sparata” ( tra virgolette) di “Silvio l’orbo”.
Di una magistratura mafia più mafia di quella di Riina e Provenzano il leader del Pdl ne ha parlato a Milanello,c onversando con alcuni giornalisti di una tv greca. Si, greci, quelli un po’ più sfigati di noi, ma ancora per poco. Atene,arriviamo! “In Europa- ha detto Berlusconi – hanno messo in giro la storia che io ero irriso e qui in Italia mi hanno fatto un attacco col “bunga bunga”, che è un’operazione di mistificazione e diffamazione che si regge sul nulla”.
Questi sono greci – avrà pensato Berlusconi – coi cazzi che hanno in casa loro, non capiranno… posso lasciarmi andare… ”Nelle 150 mila intercettazioni telefoniche – ha ripetuto ai greci l’uomo di Arcore – non è uscito nulla, mentre continuano con i processi, ripresi da tutti i giornali stranieri dove la magistratura è una cosa seria mentre da noi – ha detto ai cugini greci – è una mafia più pericolosa della mafia siciliana”.
Questo il siparietto tragicomico di Milanello. Dicevamo di Fiorello. Lo abbiamo citato per ricordare. Per evitare che gli tsunami cancellino le cose dette. Le parole continuano ad essere pietre. Sempre. Quelle dette da Silvio, ma anche dagli altri.
Fiorello parlò di”cazzate” quando, con sana e diretta semplicità, ebbe a commentare Grillo e le cose dette da Grillo, in Sicilia, sulla mafia. Parole “superficiali e sbagliate”, disse Fiorello.
“Lo Stato è peggio della mafia”, fu la sostanza delle parole di Grillo. Dallo “Stato è peggio della mafia” alla “magistratura che è peggio della mafia”. Non male, il confronto elettorale non poteva essere chiuso peggio di così.
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