«Il Movimento 5 Stelle è primo per numero di voti per questo chiediamo ufficialmente un incarico di governo». Così la capogruppo alla Camera Roberta Lombardi, dopo il colloquio con il Capo dello Stato al Quirinale, nell’ambito delle consultazioni, ha riferito la posizione del M5S.
Il suo omologo al Senato Vito Crimi ha ricordato i venti punti programmatici con i quali il Movimento si è presentato agli elettori e che indicherà come programma di governo. «Nel caso il Presidente ci accordasse l’incarico pieno, indicheremmo il nostro premier», ha spiegato Lombardi che poi, ai giornalisti che le chiedevano se ci sia già il nome del premier o se sia stato già fatto al Capo dello Stato, ha replicato: «Abbiamo indicato un progetto per il Paese».
I grillini hanno chiesto a Napolitano «di governo per realizzare il suo programma, in particolare per realizzare le misure per il rilancio delle piccole e medie imprese, il reddito di cittadinanza e i tagli agli sprechi della politica», si legge sul blog di Beppe Grillo. «Il M5S chiede quindi un mandato pieno dal presidente della Repubblica per potersi presentare in Parlamento, esporre il suo programma di Governo, per chiedere il voto di fiducia». Se non avranno l’incarico di governo pieno i grillini chiedono la presidenza delle commissioni di garanzia: Copasir e Vigilanza Rai.
Il M5S, si legge nella nota, «non accorderà alcuna fiducia a governi politici o pseudo tecnici con l’ausilio delle ormai familiari “foglie di fico” come Grasso. Il M5S voterà invece ogni proposta di legge se parte del suo programma».
Beppe Grillo è arrivato al Quirinale per le consultazioni con il Capo dello Stato, con la sua automobile privata accompagnato dai capigruppo di Camera e Senato, Vito Crimi e Roberta Lombardi. I tre hanno tenuto una riunione preparatoria per l’incontro con Napolitano presso l’hotel Forum, dove Grillo ha alloggiato. Si tratta dello stesso albergo scelto da Mario Monti nel 2011 quando ha ricevuto l’incarico.
«Sono arrivato? Devo andare dal signor presidente». Così Beppe Grillo al suo ingresso al Quirinale all’uomo di guardia al varco. Il leader del Movimento 5 Stelle ha anche fatto con le tre dita della mano il gesto che in genere si usa per riferirsi ai “soldi”. Grillo è giunto in auto dall’hotel Forum del rione Monti, lo stesso in cui alloggiava Mario Monti nei giorni in cui nel 2011 ha ricevuto l’incarico di formare il governo.
Beppe Grillo non si è presentato ai giornalisti dopo il colloquio con il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. I capigruppo Crimi e Lombardi hanno letto una dichiarazione senza rispondere alle domande dei giornalisti.
Ai cronisti che lo interpellavano sulla proposta che farà al presidente Napolitano, Grillo non ha risposto.
A consultazioni ultimate Beppe Grillo si è fatto una foto ricordo nel cortile del Quirinale
per immortalare il momento insieme ai capigruppo Roberta Lombardi
e Vito Crimi prima di salire in macchina e lasciare il Colle.
Cronisti, cameramen e fotografi per portare a casa uno scatto o una dichiarazione, lo inseguono fino all’imbocco dell’autostrada. Soprattutto in centro storico, l’inseguimento a Grillo manda il traffico in tilt. Al seguito del leader genovese c’è anche Massimo Giletti con una telecamerina fissata sul casco. Ma l’assedio, che si fa più serrato ai semafori, quando il van nero guidato da Walter Vezzoli è fermo, non porta a nulla: Grillo non rilascia alcuna dichiarazione. L’ex comico ligure resta tutto il tempo al telefono, di tanto in tanto salutando con la mano i curiosi. L’inseguimento si snoda lungo tutto il centro storico, prosegue sull’Aurelia e termina solo una volta avvistato l’ingresso dell’autostrada.
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