Non sarebbe dispiaciuta affatto, anzi, la decisione presa dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, al Movimento 5 Stelle. Sembra averne apprezzato la motivazione, perché, si apprende da fonti del M5s, in linea
con quanto Grillo e in suoi hanno detto e ridetto: un Governo
già c’è e il Parlamento ha tutte le carte in regola per
legiferare.
Ai sostenitori della prorogatio del
Governo Monti, il Capo dello Stato è apparso in totale
sintonia con questa posizione quando ha osservato: «Non può
sfuggire agli italiani e all’opinione internazionale che un
elemento di concreta certezza nell’attuale situazione del
nostro paese è rappresentato dalla operatività del governo
tuttora in carica, benché dimissionario e peraltro non
sfiduciato dal Parlamento: esso ha annunciato e sta per
adottare provvedimenti urgenti per l’economia, d’intesa con le
istituzioni europee e con l’essenziale contributo del nuovo
Parlamento attraverso i lavori della Commissione speciale
presieduta dall’onorevole Giorgetti».
Non è vero, insomma, che si è in una situazione in cui l’Italia, senza Governo, affonda e Monti, viene osservato,
probabilmente non è stato eletto presidente del Senato perché
potesse continuare, almeno in questa fase, a operare da
premier.
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