«Avvisate il conduttore di Ballarò che
siamo ancora in aula e che basta collegarsi al canale de “La
Cosa” per vedere che siamo ancora nella Camera. Poverino, uno
zerbino del potere che non sa più dove aggrapparsi. Presto i
cittadini tutti si sveglieranno e chiederanno conto anche a
personaggi come lui per le menzogne raccontate». Lo aveva su
facebook il deputato 5 stelle Giuseppe D’Ambrosio, mentre era in
corso l’occupazione dell’aula da parte dei deputato del M5s.
Durante la trasmissione, dedicata alla crisi di governo, Giovanni Floris aveva parlato più volte della protesta in corso. E aveva detto – correttamente – che i senatori M5s aveva interrotto in anticipo la protesta, come in effetti è stato,mentre alla Camera è andata avanti fino a mezzanotte. Per la verità non c’erano stati né toni insultanti né provocatori. Ma evidentemente i grillini non amano Floris, simbolo dei talk show così tanto detestati.
Più tardi si è capito che gli insulti di D’Ambrosio erano dovuti ad una informazione sbagliata: aver capito che l’uscita delle 10 fosse della dei deputati (rimasti fino alle 24) e non dei senatori, che avevano abbandonato in anticipo. Evidentemente chi accusa i giornalisti di diffondere false notizie non è immune da errori. D’Ambrosio ha cercato di rimediare, arrampicandosi un po’ sugli specchi: «Se le informazioni ricevute mentre
eravamo all’interno della Camera non erano corrette chiedo scusa
a Floris. Ma non chiedo scusa a lui ed a tanti altri giornalisti
per le menzogne che ormai da mesi lanciano contro noi del M5S.
Ribadisco che i cittadini stanno cominciando a capire quanto e
quando la tv racconta loro menzogne».
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