Renzi vs Bersani: basta con gli attacchi personali

Il sindaco di Firenze ribadisce la sua posizione: governo subito o si torna al voto. E dice: Bersani cosa fa? Solo attacchi.

Renzi vs Bersani: basta con gli attacchi personali
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11 Aprile 2013 - 09.20


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«Io non lascerò mai, neanche morto, il mio partito. Però dico: smettiamola con gli attacchi personali e cominciamo a pensare alle cose da fare, che sono tante e urgentissime». Così Matteo Renzi ha ribadito la sua versione per quel che riguarda la vicenda dei grandi elettori ricordando come «c’era l’accordo di tutti. Poi è arrivata qualche telefonata da Roma ed è saltata l’idea che andassi io a votare per il Quirinale».

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Una decisione di cui «me ne faccio una ragione, però non vorrei, e spero proprio che non sia così, che con questa scelta si siano voluti blindare sul Monte dei Paschi di Siena. E poi siamo alla barzellette. C’erano due franceschiniani, in Consiglio regionale, che alla mattina stavano per noi e al pomeriggio hanno votato per Monaci».

«Bersani – ha ricordato – mi ha chiesto lealtà. Io mi sto impegnando per il nostro partito. E mentre mi do da fare Bersani che fa: mi attacca. La vogliamo finire?». Sull’attuale situazione politica, Renzi ha spiegato di credere che «Berlusconi e Bersani l’accordo lo faranno. E a me va bene. Se vogliono fare il governo, pero’, abbiano il coraggio di farlo subito. Sennò, si vada a votare. Non è mica un dramma».

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A votare «anche con il Porcellum. La stabilità che si ottiene con questo sistema elettorale non è minore di quella che darebbe il Mattarellum».

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