Beppe Grillo parla di inciucio e berlusconarie e Vendola sembrerebbe d’accordo: «Se le intese, gli accordi e i dialoghi» che sono in corso in queste ore sul futuro Presidente della Repubblica costituiscono «la prova d’orchestra di un governissimo allora esprimiamo la nostra radicale contrarietà». Lo dice Nichi Vendola parlando in sala stampa a Montecitorio.
«Non è una questione di nomi, tutti meritano rispetto, ma la discussione riguarda il merito e ha delle ragioni politiche di fondo: se lavoriamo nella direzione dell’inciucio non stiamo facendo l’interesse del paese, mentre invece bisogna guardare con attenzione alle proposte del Movimento Cinque Stelle», continua. Secondo Vendola «bisogna ascoltare la domanda di cambiamento» e non le «nomenklature».
«Ho detto a Bersani che guardare a destra
è un suicidio», aggiunge dopo l’incontro con Pier
Luigi Bersani nella sede del Pd. Con Vendola c’erano il
capogruppo Gennaro Migliore e il consigliere politico Ciccio
Ferrara. A chi gli chiede di un eventuale sostegno del Pd a
Stefano Rodotà, il leader di Sel ribadisce la «disponibilità
concreta a sostenere grandi protagonisti della vita democratica e
invitiamo il Pd – dice – a riflettere su questo».
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