Grillo furioso: noi trattati come cani in chiesa

Polemica sulla decisione di impedire a M5s la presidenza di Copasir o Vigilanza Rai. E sul fatto che nessuno si è scandalizzato per lo scandalo della mail violate.

Grillo furioso: noi trattati come cani in chiesa
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27 Aprile 2013 - 12.52


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Alla vigilia del Governissimo, ammesso che si faccia e che alla fine non salti per motivi politici, Grillo passa all’attacco. “Più di otto milioni di italiani che hanno dato il loro voto al MoVimento 5 Stelle sono
considerati intrusi, cani in chiesa, terzi incomodi,
disprezzati come dei poveri coglioni di passaggio”. “Il M5S non
può governare, ma neppure avere i diritti minimi di chi fa
opposizione”. “Ora, dopo l’osceno colloquio notturno a tre, in cui due
persone, Berlusconi e Bersani, hanno deciso tutto, governo,
presidenze della Repubblica, programma, al cospetto
dell’insigne presenza di Napolitano – prosegue Grillo – il
M5S non vedrà rispettati i suoi diritti di presiedere le
commissioni del Copasir e della Vigilanza Rai. Andranno
all’opposizione farlocca della Lega e di Sel, alleati
elettorali di pdl e pdmenoelle. Un quarto degli elettori è
di fatto una forza extra parlamentare”.

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“Ci ridono in faccia e mostrano il dito medio in segno di
disprezzo, come Gasparri, al riparo delle loro scorte”
rincara il leader. E poi: “Per il Palazzo è normale che questi parvenu
della democrazia siano sbeffeggiati, insultati, derisi. Le
mail private di molti parlamentari del M5S sono state
trafugate, foto, filmati, corrispondenze. In un altro Paese
sarebbe il primo titolo per giorni. Per il M5S solo scherno o
silenzio. Anche il silenzio del presidente della Repubblica,
del quale – sottolinea velenoso Grillo – sono stati distrutti
nei giorni scorsi i nastri delle conversazioni con
Mancino”.

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