Berlusconi boccia la Convenzione: tempo perso

Il leader del Pdl: non è prevista dalla nostra Costituzione e avrebbe tempi lunghissimi. Le riforme siano fatte dallo stesso Parlamento.

Berlusconi boccia la Convenzione: tempo perso
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8 Maggio 2013 - 10.26


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“L’idea della Convenzione è nata da una
proposta di D’Alema, poi confermata nel rapporto dei saggi e
infine Letta l’ha confermata nel suo discorso in Parlamento. Io
ho assistito al dibattito su chi dovesse essere il Presidente:
tutto perso tempo, perché non si fa che allungare i tempi e
allora credo che il cambiamento debba esser portato avanti dal
Parlamento stesso come dice l’articolo 138 della Costituzione
in modo tale che si possa arrivare nel più breve tempo possibile ad avere le riforme che servono”. Così, dopo tante polemiche, Silvio
Berlusconi ha annullato di fatto la discussione sulla Convenzione.

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Per Berlusconi, dunque, dar vita alla
Convenzione per le riforme “è tutto tempo perso”, perché è un organismo “che non è previsto dalla nostra Costituzione e
richiederebbe dei tempi di approvazione che non farebbero altro
che allungare il percorso per il cambiamento”. Per questo,
Berlusconi propone che le riforme siano fatte dallo stesso
“Parlamento, in modo tale che si possa arrivare nel tempo più
breve possibile a un cambiamento vero che oggi è urgente
avere”

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