Rodotà, usano il mio nome per dividere la sinistra

Dal palco della manifestazione di Sel il giurista chiede uno sforzo al centrosinitra per il cambiamento e il rinnovamento: ripartire dai diritti.

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11 Maggio 2013 - 19.32


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«Quando vedo che la mia persona serve per cercare di dividere la sinistra non mi piace affatto». Lo ha detto Stefano Rodotà intervenendo alla manifestazione di Sel a Roma, “La Cosa giusta”. «Su di me c’è investimento eccessivo – ha detto Rodotà in un applauditissimo intervento – che può andare nella direzione sbagliata, la direzione di creare partitini, la direzione frettolosa di convocare costituenti della sinistra per le quali il tempo non è maturo».

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E aggiunge: «Quando vedo che la mia persona serve per tentare di dividere la sinistra, questo non mi piace affatto anche se dobbiamo essere poco compiacenti con quella che è stata negli ultimi tempi la storia della sinistra, o meglio la storia dei tentativi della sinistra di tenere la scena pubblica, ma alle nostre spalle abbiamo alcune storie di sconfitta, non possiamo accettare la logica che ci riporti in quella direzione».

«Il punto è un tentativo di ricostruzione culturale, non di un pensiero unico della sinistra, ma certamento il pensiero di una sinistra che poi riesca a fronteggiare i momenti difficili».

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Rodotà ha anche ribadito la richiesta di cambiare la legge elettorale che ha «gravi vizi di incostituzionalità» e ha ribadito che «la sinistra deve ripartire dai diritti, dalla tutela e dal rispetto della Costituzione: ho ascoltato il senatore Berlusconi dire che non solo la riforma costituzionale va approvata ma va approvata con una maggioranza tale che non sia possibile un referendudm con cui i cittadini possano abrogarla. Ma questo è un punto di un programma comune della sinistra. Faccio appello alle forze della sinistra, incluso il Pd, perché non si facciano complici di chi vuole espropriare i cittadini del diritto di dire la loro».

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