Processo mediatico: il ministro De Girolamo assolve Berlusconi

Nonostante il patto Letta-Alfano sulla neutralità del governo, il richiamo della foresta è troppo forte per il ministro: il caso Ruby è solo un tentativo di destabilizzare.

Processo mediatico: il ministro De Girolamo assolve Berlusconi
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14 Maggio 2013 - 14.34


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Il processo contro Berlusconi sul
caso Ruby è “l’ennesimo processo mediatico a cui siamo
abituati”: ma, secondo il ministro dell’Agricoltura Nunzia De
Girolamo “non saranno gli odi personali o le costruzioni
giuridiche ad arte o giudiziarie a fermare la sua opera di
pacificazione del paese”. Il ministro ha parlato a Bruxelles, dove ha
partecipato al Consiglio dei ministri dell’Agricoltura.

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Commentando la requisitoria di Ilda Boccassini, De
Girolamo aveva detto che un ministro non deve commentare “né
requisitorie ne’ sentenze”. Ma dopo un secondo ha smentito se stessa (e il patto di non belligeranza Letta-Alfano) aggiungendo: “è l’ennesimo processo mediatico che punta a destabilizzare il
clima che oggi si sta creando in Italia: ricordo che se noi
siamo al governo lo siamo grazie a Silvio Berlusconi che ha
dato sostegno a questo governo e lo vuole fortemente, non
nell’interesse del nostro partito, perché i sondaggi ci
direbbero che il nostro interesse è tornare al voto, ma
nell’interesse del paese e della stabilità”.

Un ragionamento di stringente bizzarria: secondo questa interpretazione, dunque, il processo su Ruby e bunga bunga, è cominciato molti mesi orsono perché i magistrati – evidentemente – avevano la palla di vetro e avevano previsto il governissimo. Attrezzandosi, in anticipo, a minarlo e a “destabilizzare il clima”. Più che una dichiarazine, una perla di…

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