Veltroni: può tornare la democrazia cristiana

L'ex segretaio del Pd ipotizza che con Letta e Alfano possa tornare uno scenario da prima Repubblica

Veltroni: può tornare la democrazia cristiana
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16 Maggio 2013 - 15.24


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Torna la democrazia cristiana? «Il pericolo c’è. Ma non per la sinistra, è un rischio per l’Italia. L’Italia non ha bisogno di continuismo, ma di una forte discontinuità. Non potranno garantirla il grillismo, il berlusconismo, il moderatismo, ma solo il riformismo. Senza riformismo l’Italia andrà a morire».

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Così Walter Veltroni, in un’intervista all’Espresso, ha risposto alla domanda se con Letta e Alfano potrebbe tornare «il centrosinistra della Prima Repubblica, ovvero un grande centro con una sinistra residuale». Ossia la Dc.

Veltroni e la sua idea di riforme – «Il governo dovrebbe presentarsi in Parlamento con una coerente ipotesi di riforma: semi-presidenzialismo, legge elettorale a doppio turno, abolizione delle province, fine del bicameralismo, riduzione dei parlamentari. Non aspetti oltre: l’anno del governo Monti è stato sprecato senza fare queste cose. Conosco bene le obiezioni: non si può fare il presidenzialismo in un Paese come l’Italia a rischio populista. Ma proviamo a capovolgere il ragionamento: e se il populismo fosse proprio il frutto dell’incapacità della politica di decidere? Le dittature nascono dai governi deboli, non dai governi forti. La principale minaccia per la democrazia è la frammentazione, l’instabilità, la lentezza, la vischiosità».

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