Rodotà contro i finanziamenti alle scuole private

Il giurista: sbagliato distinguere finanziamenti da oneri e definire pubblico un sistema di cui i privati sono parte integrante. Espedienti di cui vergognarsi".

Rodotà contro i finanziamenti alle scuole private
Preroll AMP

Desk Modifica articolo

21 Maggio 2013 - 12.11


ATF AMP

“Il vero ispiratore” del referendum
bolognese sui finanziamenti alla scuola privata “è l’articolo
33 della Costituzione, dov’è scritto che i privati possono istituire scuole ‘senza oneri per lo Stato'”. Lo ha scritto in una
lettera al Corriere della Sera Stefano Rodotà, dopo essere stato “additato come l’ispiratore” della consultazione, (“se
fosse vero – sottolinea – sarei assai lieto”), spiegando che
solo “dopo che la procedura era già ampiamente in corso, mi fu chiesto di presiedere il comitato referendario, cosa che
accettai di buon grado”.

Top Right AMP

“Questa cronologia – precisa – è utile anche per mostrare quanto sia pretestuoso e fuorviante il tentativo di presentare
questa iniziativa come parte di una strategia politica che si è
venuta sviluppando solo nelle ultime settimane”.

Gli argomenti contro il referendum “peraltro, sono quelli
che discendono da una triste interpretazione, giuridica e
politica, che ha voluto aggirare la chiara lettera della
Costituzione con una operazione opportunistica e strumentale,
alla quale mi sono sempre pubblicamente opposto anche quando
veniva condotta dal Pci e dai suoi successori. Distinguere ‘finanziamenti’ da ‘oneri’, e battezzare come ‘pubblico’ un
sistema di cui i privati sono parte integrante, sono espedienti
di cui ci si dovrebbe un po’ vergognare”. Anche perché “non
siamo di fronte a una questione contabile. Si tratta della
qualità dell’azione pubblica, del modo in cui lo Stato adempie
ai suoi doveri nei confronti dei cittadini”. Ma “siamo ormai
così disabituati alle questioni di principio che, quando ci capitano tra i piedi, cerchiamo di liberarcene tacciandole di ‘ideologia’”.

Dynamic 1 AMP
FloorAD AMP
Exit mobile version