Beppe Grillo ha definito il Parlamento un luogo maleodorante? «Innanzitutto ci siamo anche noi là dentro. Quindi io non condivido questa linea. Mi piacerebbe invece che in questa fase ci fosse più proposta e soprattutto maggiore comunicazione delle nostre attività parlamentari». Ha preso le distanze il senatore triestino del M5S, Lorenzo Battista, dalle ultime esternazioni del suo leader.
E ha aggiunto: «Beppe Grillo penso debba capire che in questa fase non sempre tenere i toni alti aiuta la coesione del gruppo». Del resto Battista aveva espresso critiche alla linea dei “grillini” sin dai primi giorni delle consultazioni per la formazione del governo. Molti mi criticano dicendomi che io volevo l’alleanza con il Pd. Io – ha precisato – non volevo nessuna alleanza. Si trattava solo di sedersi ad un tavolo, di imporre dei punti, dei nomi e fare, non dico una trattativa, ma far sì che anche le altre forze politiche convergano sui nostri nomi e sui nostri punti».
Poi sulla defezione dei due deputati del M5S e sul ruolo del partito nel quadro politico nazionale spiega: «Io non condivido la caccia alle streghe, gli insulti. Ho letto anche su Facebook queste cose. No non mi piacciono. Ci deve essere innanzitutto il rispetto della persona».
E quale riflessione si può fare? «Che se dopo tre mesi una persona esce dal movimento politico, vuol dire che ha provato un disagio oppure che non si e’ piu’ riconosciuta nel motivo per cui questo è avvenuto». «La politica – ha poi concluso Battista – vuol dire dialettica, vuol dire confronto, vuol dire a volte anche compromesso. Perché se per avere cento il risultato sarà zero vuol dire che non porterai mai a casa nulla».
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