Berlusconi: inaccettabile che non si trovino 8mld per l'Imu

L'ex premier ha ribadito il no all'aumento dell'Iva e all'Imu: è una tassa dannosa e ingiusta. Poi sul tema del lavoro: lo possono creare solo gli imprenditori.

Berlusconi: inaccettabile che non si trovino 8mld per l'Imu
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17 Giugno 2013 - 21.53


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È «inaccettabile» che non si trovino gli otto mld che servono per l’Imu ed evitare l’aumento dell’Iva, secondo Silvio Berlusconi, intervenuto oggi all’inaugurazione della casa di cura Villa San Mauro a Pontida.«Il governo sta affannosamente cercando otto mld, ma quale azienda non riesce a tagliare i costi dell’1%..».

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Berlusconi ha ribadito il no all’Imu che è una tassa «dannosa e ingiusta». «Noi vogliamo che sia abrogata – ha spiegato – per quasi un fatto simbolico, rappacificare lo stato con i cittadini». L’ex premier è però tornato a chiedere anche di evitare l’aumento dell’Iva che «secondo gli economisti che hanno la testa sulle spalle non porterebbe maggiori entrate all’erario ma un decremento» per la diminuzione dei consumi.

«Il governo non potrà mai creare lavoro, il lavoro lo possono creare solo gli imprenditori, dobbiamo sostenere questi capitani coraggiosi che oggi dobbiamo chiamare eroi», ha detto ancora Berlusconi.

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Il governo vada alla Ue e dica «il limite del 3% all’anno e del fiscal compact ve lo potete dimenticare». «Ci volete mandar fuori dalla moneta unica? Fatelo. Ci volete mandar fuori dalla Ue, ma no… Vi ricordiamo che noi versiamo 18 miliardi all’anno e ce ne ridate indietro solo 10».

«Bisogna che chi va su non sbatta i tacchi di fronte a queste autorità di Bruxelles che, per nove anni di esperienza che ho io, a trattare a Bruxelles sono sempre quelli che tutti i Paesi mandano lì perché li vogliono mandare via», ha aggiunto il cavaliere.

La posizione italiana resta «la stessa». Così fonti di palazzo Chigi replicano alle parole di Silvio Berlusconi che invitano l’Italia a sforare il limite del 3%.
«Ho ribadito l’intenzione a mantenere gli impegni assunti con l’Europa» ed «in particolare a rispettare il tetto del 3%». Così il premier Enrico Letta, secondo quanto riferito da fonti di governo, al termine della sessione del G8 sull’economia.

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Delle parole di Silvio Berlusconi durante il vertice del G8 «non c’é stata nessuna eco, nessun rilievo, non ne ha parlato nessuno: probabilmente non ne sono proprio stati informati», ha detto Letta, al termine della sessione economica del summit in Irlanda del Nord, commentando con i collaboratori le parole del leader del Pdl sulla necessità che l’Italia superi il tetto del 3% nel rapporto deficit/pil.

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