Il governo non potrà in alcun modo compiere passi per acquistare F35 senza il via libera del Parlamento.
È la richiesta contenuta nella mozione che il Pd ha concordato questa mattina nell’assemblea del gruppo Camera e che sarà sottoposta agli altri partiti per arrivare a un testo unitario.
«La Camera impegna il governo a non procedere a nessuna fase di acquisizione degli F35 senza che il parlamento si sia espresso nel merito ai sensi della legge 244 del 2012», si legge nel dispositivo. Il testo è stato approvato dai deputati con 4 voti contrari e 6 astenuti.
«È il parlamento a dover decidere o meno nel merito dell’acquisto di sistemi d’armamento. Impegnare il governo rappresenta un fatto politico, ma che rischia di farci tornare indietro rispetto agli ordinamenti legislativi vigenti» ha scritto Giuditta Pini (Pd).
«Dal 1988 in Italia vigeva la legge Giacchè, che assegnava la titolarità della decisione su quando, cosa e perchè comprare sistemi d’arma in Italia solo al Governo. Il Partito Democratico ha cambiato questa legge, facendo approvare durante il governo Monti la legge 244, in vigore dal 1 gennaio di quest’anno. All’articolo 4 di tale legge, infatti, si assegna la titolarità delle decisioni di acquisto non al governo, bensì al parlamento, offrendo la possibilità di rendere più trasparenti le decisioni di investimento militare in un periodo così complicato di crisi economica» ha continuato Pini.
«È quindi il parlamento e non il governo, spesso e volentieri sottoposto alle pressioni forti delle industrie e delle amministrazioni militari, a essere impegnato nel merito della vicenda F35, pena il rischio di tornare in dietro rispetto alla legge 244».
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