Per il segretario generale della Fiom Maurizio Landini le misure contenute nel decreto del Fare del governo Letta su incentivi per l’occupazione di giovani e precari “rischiano di essere una goccia nel mare e di non risolvere nessuno dei problemi gravi della crisi che sono aperti”.
“Il limite di questo provvedimento – ha detto Landini a Palermo, per partecipare all’attivo provinciale dei delegati della Fiom – è che vengano dati soldi e incentivi a imprese che molto probabilmente avrebbero assunto comunque, perché avevano bisogno di assumere”.
Per il leader della Fiom “il problema vero è che le aziende adesso non stanno assumendo”. “Anche se andasse bene e in due anni si assumano 100 mila persone, il dato vero è che in questi anni sono andati persi 500 mila posti di lavoro – ha aggiunto – e che non c’è giorno che non ci siano aziende che chiudono e licenziano”.
“Il problema è impedire questo e bisognerebbe – ha concluso – fare provvedimenti che impediscano la chiusura e incentivino l’uso dei contratti di solidarietà, la redistribuzione del lavoro e finanziamenti che estendono gli ammortizzatori sociali visto che siamo in una situazione drammatica. Serve far ripartire gli investimenti pubblici e privati altrimenti posti di lavoro non si creano”.
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