L'ultimo ricatto: Silvio interdetto, il governo cade

Il giorno dopo la brutta giornata del Parlamento bloccato dal Pdl, con l'avallo del Pd, arriva la minaccia tanto attesa: Berlusconi interdetto, governo Letta a casa.

L'ultimo ricatto: Silvio interdetto, il governo cade
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11 Luglio 2013 - 13.35


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Non è che si tratta di un momento di confusione politica, c’è dell’altro. Siamo alla pura e semplice follia istituzionale. Di fronte a una Cassazione troppo celere il Pdl ha fatto quadrato: non solo le sorti del partito dipendono da Berlusconi, ma anche quelle del governo e, in subordine, del Paese. Il senso di responsabilità si ferma un passo prima che vada in conflitto con gli interessi personali del Cavaliere.

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Così dopo la giornata dello stop, fortemente voluta da un personaggio misurato come Renato Brunetta e ingoiata dal Pd dopo dichiarazioni furenti, che si sono tramutate in una passiva accettazione del dato di fatto, oggi è il momento del ricatto.

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“Allo stato noi responsabilmente distinguiamo i piani: siamo leali e continuiamo a sostenere il governo” ma “dinanzi ad un epilogo finale che vedesse Berlusconi condannato e interdetto dai pubblici uffici, il quadro cambierebbe” perchè “un’eventuale condanna di Berlusconi non potrebbe non avere riflessi sul governo”. Lo ha affermato il presidente dei senatori Pdl Renato Schifani in una intervista al Messaggero, sottolineando però che di questo con Berlusconi non si è ancora discusso ma “perché rifiutiamo in radice l’ipotesi di condanna”.

Come dire, il Pdl sta chiedendo al Governo delle Larghe Intese un qualcosa che non sta in cielo né in terra, ossia che la magistratura obbedisca a un dettato della politica. E questo dettato è alla base dell’esperienza non proprio efficace delle intese tra Berlusconi e il Pd, all’ombra della presidenza di Napolitano, ossia che in un modo o nell’altro Berlusconi si salvi, non paghi giudiziariamente per i reati eventualmente connessi. Una guerra infinita, che si poggia su un malinteso senso di responsabilità da parte del Pd che si sta accomodando sempre più nel ruolo di pungiball. E con i cittadini che ormai sono esausti, disperati per la piega assurda che ha preso la politica di questo Paese.

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