Zanda (Pd) su Berlusconi: no a reazioni eversive, pensiamo all'alleanza

Il senatore democratico avverte: sono settimane che dal Pdl si alzano voci che allarmano e minacciano, ma il governo va tenuto al riparo dalla sentenza.

Zanda (Pd) su Berlusconi: no a reazioni eversive, pensiamo all'alleanza
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29 Luglio 2013 - 11.23


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Poche ore ancora e verrà pronunciata la sentenza in Corte di Cassazione sul caso Mediaset, che potrebbe condannare in via definitiva Silvio Berlusconi a 4 anni, pena inflitta dal tribunale in primo grado, poi confermata dalla Corte d’appello di Milano. In merito è intervenuto il capogruppo del Pd al Senato Luigi Zanda: “Ci sono due ragioni politiche e istituzionali per le quali il governo dovrebbe essere tenuto al riparo dalla sentenza. La prima è che la giustizia non può condizionare l’agire della politica, e viceversa; la seconda sta nel fatto che le ragioni che hanno portato alla nascita di un governo di necessità non sono venute meno. Anzi”.

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Per il democratico una condanna di Silvio Berlusconi non significherebbe, di per sé, la rottura del patto di governo con il Pdl ma se questo avrà “reazioni eversive” l’alleanza “verrà meno” perché “non si può andare avanti a tutti i costi”.

“Sono settimane che dal Pdl si alzano voci che allarmano; ogni giorno c’è qualcuno che minaccia uno sfracello. La Cassazione non si è ancora riunita e già si annunciano rotture, ci si predispone a rese dei conti con la magistratura e chissà chi altro”, ha spiegato Zanda.

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“In questo Paese abbiamo già assistito una volta all’occupazione di un Palazzo di giustizia e a reazioni di fatto eversive, successive a questa o quella sentenza. Ecco, di fronte ad atteggiamenti cosi’ non potremmo che prender atto del venir meno di elementi di principio costitutivi dello stare assieme”.

In merito all’eventuale voto in Giunta sulla decadenza, “non dovrebbe esserci materia di discussione, almeno per noi del Pd”, ha detto poi il senatore. “Dobbiamo prendere atto e rendere operativa una sentenza della magistratura”.

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