Il consenso elettorale non cancella le condanne

L'esponente del Pd Luciano Violante contro la linea Pdl secondo la quale chi ha preso 8 milioni di voti deve essere salvato.

Il consenso elettorale non cancella le condanne
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22 Agosto 2013 - 10.36


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«La tesi che Berlusconi è stato votato da 8 milioni di italiani e dunque andrebbe salvato al Senato non è un buon argomento. Intanto perché sono molti di più gli elettori che non hanno scelto il centrodestra. Inoltre, tutta la storia della democrazia occidentale ruota attorno al primato del diritto sulla forza». Lo ha affermato l’ex presidente della Camera Luciano Violante, che in un’intervista a Repubblica ha ricordato al Cavaliere: «il ministro Idem si è dimessa per una contestazione fiscale di 3.000 euro».

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«Tra il diritto e la forza deve prevalere il diritto. È proprio qui che l’intero Pdl può dimostrare la propria autorevolezza abbandonando la sua struttura carismatica e diventando un normale partito della destra europea», ha detto Violante.

«Ci sono stati tre gradi di giudizio. La destra ha governato per molti anni, ha avuto tutte le possibilità di riformare la giustizia. Dobbiamo sgomberare il campo dal vittimismo», ha continuato Violante, secondo cui «Berlusconi, come qualunque altro cittadino condannato, deve avere tutte le possibilità di difendere le proprie ragioni di fronte alla Giunta e all’Aula».

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