Apocalittico Grillo: sarà guerra

Nel movimento è ancora scontro sull'atteggiamento da tenere in caso di crisi di governo. E poi un avvertimento del comico ai dissidenti: chi vuole guardarsi l'ombelico si tiri fuori.<br>

Apocalittico Grillo: sarà guerra
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3 Settembre 2013 - 14.36


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“Siamo in guerra, una guerra che deciderà il destino di questo Paese per il prossimi decenni”: Beppe Grillo annuncia un nuovo “Vaffaday” con un nuovo post sul suo blog. “O ci sarà una svolta o una lenta stagnazione con facce nuove a proteggere i vecchi interessi di sempre”, ha spiegato. “Presto faremo il terzo VDay. Tenetevi pronti”, ha preannunciato.

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“Kasparov, il campione sovietico, diceva che gli scacchi sono il gioco più violento che esiste. Ed è una partita a scacchi con un Sistema Organizzato a norma di legge quella in corso da anni in Italia”, ha spiegato Grillo. “Una partita che ha mandato a morte giudici, fatto esplodere bombe, espulso silenziosamente dalla scacchiera giocatori avversari in tutti i settori della società. È avvenuto nella politica, nell’informazione, nelle grandi industrie, nell’arte. Chi è nel Sistema deve far parte del Sistema, sia questi un politico, un cantante, un industriale. L’occupazione degli spazi della scacchiera è continuo, incessante, a colpi di leggi, di disinformazione, dell’utilizzo di ogni regola fatta su misura. Ogni casella disponibile va presidiata”, ha sottolineato.

“Parafrasando Karl von Clausewitz ‘La politica non è che la continuazione della guerra con altri mezzi’. Il MoVimento 5 Stelle non è violento, ma è rivoluzionario. Vuol cambiare la società, restituire ai veri giocatori, i cittadini, la scacchiera, il gioco”, ha assicurato, “cambiare in senso democratico la Costituzione e lo Stato”.

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“Il M5s è una variabile che il Sistema, non solo quello nazionale, non aveva previsto e ha quindi reagito con ogni mezzo possibile per escluderlo dal gioco”, ha proseguito grillo.

“Il M5s è condannato dalla sua stessa natura a vincere la partita o a perderla irrimediabilmente. I pezzi bianchi non possono allearsi con quelli neri. A differenza degli scacchi in questa partita non è previsto il pari, ma solo lo scacco matto”, ha assicurato.

“Siamo in guerra, una guerra che deciderà il destino di questo Paese per il prossimi decenni. O ci sarà una svolta o una lenta stagnazione con facce nuove a proteggere i vecchi interessi di sempre”, ha sottolineato ancora.

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“Le giovani generazioni non hanno un futuro, laureati e diplomati hanno lasciato l’Italia a centinaia di migliaia in questi anni alla ricerca di lavoro e di opportunità. Sono loro i nostri rifugiati politici costretti ad espatriare, come i siriani, come i libici. Prendono il treno al posto dei barconi. Come in tempo di guerra, lasciano le loro case bombardate dalla corruzione e dall’arroganza della classe politica”, è il paragone di Grilo.

“Non è più tempo di parlarsi addosso, ma di azioni, di segnali, di presenze. Il Parlamento si è dimostrato una scatola di tonno vuota, il contenuto lo aveva già divorato da tempo il Sistema. Bisogna tornare nelle piazze e pretendere che la Rai diventi una casa di vetro, oggi è solo uno strumento di propaganda in mano ai partiti”, è la sua accusa.

“Con i fatti, non con le parole. Chi vuole guardarsi l’ombelico si tiri fuori. Il M5s non è il suo ambiente”, ha ammonito. “Presto faremo il terzo VDay. Tenetevi pronti”, ha chiesto.

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