Grillo, l'Italia è in coma: tutta colpa dell'euro

Questa volta, oltre alla stoccata contro Letta e Napolitano, il comico propone una riflessione sulla situazione economica italiana: l'euro ci ha portato alla crisi.

Grillo, l'Italia è in coma: tutta colpa dell'euro
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18 Settembre 2013 - 16.40


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Dottor Grillo sentenzia: “L’Italia è in coma. L’euro ha agito da acceleratore della crisi”. Beppe Grillo torna all’attacco della moneta unica dal suo blog in un post dal titolo “La guerra dell’Euro”. “È l’esplosione del debito privato, in prevalenza delle nostre banche verso la Bce, originatosi nel regime a cambi fissi dell’euro, a rendere insostenibile il nostro debito pubblico. Bisogna guardare alla bilancia commerciale oltre che al debito pubblico. Solo se si riconosce che l’ingresso nell’euro ha tarpato le ali alla già scarsa competitivita’ italiana si potrà iniziare un vero dibattito”.

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Il post è accompagnato da un fotomontaggio che mostra Angela Merkel alla guida di un carrarmato puntato verso l’Italia.

Secondo il leader del Movimento 5 Stelle “va messo in discussione il tema della sovranità monetaria per riformare il Paese. Pretendere di farlo in questo euro, a queste condizioni di austerita’, in tempi brevi e con questa classe dirigente – sostiene – è pura utopia”.

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Per Grillo “c’è stata una guerra, la guerra dell’euro e come dopo ogni guerra persa ci sono i debiti di guerra da regolare. La guerra l’ha vinta la Germania che ora reclama i suoi 700 miliardi di euro di crediti concessi alla periferia dell’Europa, di cui 200 miliardi dall’Italia. Vanno avanzate proposte su come gestire e regolare i debiti di guerra per evitare il nostro fallimento. Sono passati tre anni di recessione, disoccupazione e crollo dei consumi e la situazione è peggiorata”.

“L’euro ha scaricato su lavoratori e pensionati aggiustamenti di competitività con gli altri Paesi dell’area euro ottenibili solo con austerità e disoccupazione – accusa il leader dei pentastellati – I media in difesa dell’establishment ignorano completamente un legittimo dibattito sull’euro. Colpevoli e complici. Il M5s è l’unico in Parlamento a parlare di sovranità monetaria e di signoraggio. I cittadini si stanno informando.

Più Europa e meno banche. È necessario un nuovo concetto di Europa, solidale e veramente comunitaria. Il ruolo dell’Italia in Europa è fondamentale, ma dobbiamo ridiscutere le condizioni in cui partecipiamo, a partire dall’emissione di eurobond che tutelino le economie più deboli, di una rinegoziazione del debito pubblico e della cancellazione del Fiscal Compact, un nodo scorsoio che impiccherà il nostro Paese”.

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Ossessione stabilità di Letta-Napolitano per compiacere Ue – Il comico non si risparmia neanche di fronte al primo ministro e al presidente della Repubblica, come sempre. “L’ossessione di Napolitano e Letta per la stabilità altro non è che una parvenza di governo con quattro burattini a Roma manipolati da Bruxelles. Letta è perfetto per questo ruolo. Punta alla foto di gruppo al G7 in Italia nel 2014 da appendere in camera accanto a quella di Andreotti e Napolitano”, si legge sul blog.

“Bisogna prendere atto che siamo già calpesti e derisi, già governati dall’Europa, già sudditi”, aggiunge Grillo: “Monti e Letta si sono affrettati ad inchinarsi a sua altezza Merkel appena eletti, ma non hanno avuto il coraggio e l’onesta’ di rendere esplicito questo commissariamento agli italiani. Abbiamo ceduto la nostra sovranita’ all’Europa senza nulla in cambio, anzi, abbiamo finanziato con 50 miliardi di euro (di maggiore debito pubblico) sostegni europei agli altri Paesi della periferia anziche’ destinarli ai crediti delle Pmi nei confronti della pubblica amministrazione”.

“Nonostante le minacce e i rischi di punizione da parte dei mercati e lo spauracchio spread sventolati da Letta e Napolitano ad ogni possibile crisi governo gli investitori non hanno dato peso alle vicende italiane”, aggiunge il leader del Movimento Cinque Stelle.

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