Come si suol dire, il Pd cerca in tutti i modi di risorgere dalle sue ceneri. I democratici cercano di ritrovare la rotta che da soli e da tempo hanno smarrito dopo l’assemblea di sabato. Si lavora a un nuovo regolamento da portare venerdì in Direzione. “Penso che dovremmo centrare l’obiettivo, nonostante tutto”, ha detto il renziano Lorenzo Guerini, membro della commissione Congresso. “Ora vediamo il percorso, ma la data dell’8 dicembre per le primarie non dovrebbe essere in discussione”, ha aggiunto.
I renziani, ovviamente, tengono gli occhi ben aperti sui bersaniani, perché temono nuovi ostacoli. Il sindaco di Firenze, però, si tiene il più lontano possibile dalle polemiche di partito. Parlando di candidati alla segreteria sembra che la composita area che si trova a disagio a scegliere tra Renzi e Gianni Cuperlo, continua a lavorare per una terza candidatura. Si fanno i nomi di Bianca Berlinguer e Maria Chiara Carrozza, ma spunta anche Francesco Boccia.
Alla ricerca del terzo candidato si stanno muovendo alcuni franceschiniani, ma anche lettiani, i parlamentari vicini a Rosy Bindi e pure i fioroniani. E proprio a Beppe Fioroni con una battuta si rivolge Gianni Cuperlo. D’accordo a modificare lo Statuto per permettere più candidati Pd alla premiership? chiedono i cronisti a Cuperlo: “Io sono d’accordo a prescindere, sono ecumenico…”.
A riprova del suo essere ‘ecumenico’, Cuperlo condisce la battuta con un aneddoto su un episodio di un paio di anni fa: “Stavo tornando da Milano in treno. Passa il vivandiere con il carrellino, mi guarda e torna indietro, dicendomi di avermi riconosciuto: mi aveva scambiato per il segretario del Papa… Chiamai subito Fioroni per raccontarglielo e gli dissi: ‘lo vedi? tu mi sottovaluti'”.
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