Epifani, dimissioni Pdl ulteriore azione di sfascio

Il segretario del Pd di fronte alla crisi parla di una irresponsabilità oltre ogni limite. Capezzone: da Berlusconi la decisione migliore.

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28 Settembre 2013 - 18.43


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Le dimissioni dei ministri del Pdl «sono una ulteriore azione di sfascio per l’azione del governo» ha detto il segretario del Pd, Guglielmo Epifani. «Aprono formalmente nei fatti una crisi, dovremo valutare esattamente le conseguenze di questo. L’irresponsabilità sta salendo a livelli che non erano razionalmente valutabili». “Tornare al voto con questa legge elettorale ci crea solo un problema. Per cambiarla alla Camera possiamo farcela ma non al Senato. Dunque c’è bisogno di trovare i numeri”. Per il Pd si tratta comunque “di un passaggio obbligato”. Questa la reazione del segretario del Pd, in merito alle dimissioni dei ministri Pdl.

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Tabacci (Cd), dimissioni ministri Pdl? Patetico – «Mi cadono le braccia. Mi sembra una cosa patetica. Non si sa più come reagire. Si dimettano. Si faccia un altro governo per fare la legge elettorale e la Legge di Stabilità, senza la quale l’Italia va in bancarotta». A dirlo, a margine della prima festa di Centro democratico, è stato Bruno Tabacci.

Capezzone: da Berlusconi la decisione migliore – «Dal presidente Berlusconi è venuta la decisione migliore. La situazione era ed è insostenibile sia dal punto di vista delle scelte fiscali del governo sia da quello del mancato rispetto da parte della sinistra dei principi democratici e del diritto degli elettori di Forza Italia ad una piena rappresentanza politica e istituzionale», ha affermato Daniele Capezzone, presidente della commissione Finanze della Camera e coordinatore dei dipartimenti Pdl.

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Nichi Vendola. “Siamo di fronte a crisi che nasce dal rifiuto del principio legalità e dall’aggressione a quello che dovrebbe essere un fondamento liberale, cioè l’equilibrio tra i poteri dello Stato e il divieto interferenza dell’esecutivo” nel potere della magistratura. Lo ha dichiarato Nichi Vendola, intervenendo alla festa di Centro democratico.

Bindi: Berlusconi ha piegato Paese a suoi interessi – «Vedo che siamo arrivati alla fine di questa storia terribile, impegnativa, drammatica per il nostro Paese». Lo ha detto Rosy Bindi a margine della festa del Pd a Castrovillari, rispondendo ad una domanda sulle dimissioni dei ministri del Pdl. «Berlusconi, ancora una volta, ha piegato – ha aggiunto – gli interessi del Paese ai destini della sua persona. Questo è evidente, chiaro a tutti. Da vent’anni questo Paese è occupato da Silvio Berlusconi e dai suoi fedelissimi».

Zanda, Pdl mette interessi Berlusconi prima dell’Italia – Luigi Zanda, capogruppo del Pd al Senato, ha duramente criticato le dimissioni dei ministri del Pdl. «Per molte settimane Berlusconi e con lui tutti i dirigenti del Pdl hanno garantito che le decisioni della giunta del Senato non riguardavano il lavoro del governo. Anzi, Berlusconi ha piu’ volte lodato il valore della stabilità», ha ricordato. «Adesso, proprio in relazione alle sue vicende, impartisce l’ordine di dimissioni a tutti i suoi deputati e senatori. E infine anche ai suoi ministri. C’è poco da commentare. Da qualsiasi punto di vista la si guardi, sono decisioni gravissime e pericolose al massimo grado», ha proseguito. «I parlamentari e i membri del Governo non possono mettere le questioni personali del loro leader prima dell’interesse dei giovani, delle famiglie, dei disoccupati, delle imprese. In poche parole non possono mettere gli interessi di una persona prima di quelli dell’Italia», ha sottolineato.

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Zoggia: escalation inqualificabile – «L’escalation del Pdl non per questioni legate all’azione di governo, ma per questioni legate alle vicende di Berlusconi e’ inqualificabile, non ci sono parole per descriverla». Così Davide Zoggia, responsabile Organizzazione del Pd, ha commentato l’accelerazione della crisi. «Ci saranno i passaggi istituzionali, decideranno Letta e il presidente della Repubblica e il nostro partito deciderà l’atteggiamento da tenere di conseguenza», ha aggiunto.

Fabrizio Cicchitto. “Una decisione di così rilevante spessore politico avrebbe richiesto una discussione approfondita e quindi avrebbe dovuto essere presa dall’ufficio di presidenza del Pdl e dai gruppi parlamentari”. Così Fabrizio Cicchitto in merito alle dimissioni dei ministri del Pdl.

Stefano Fassina Non si andra’ ad elezioni perche’ troveremo una soluzione in Parlamento: sono sicuro che in Parlamento c’e’ una maggioranza in grado di evitarlo”. Lo ha detto viceministro dell’Economia Stefano Fassina del Pd intervenendo nell’edizione straordinaria del TgLa7. “Noi dobbiamo approvare la legge stabilita’ e la legge elettorale – prosegue – perche’ se non lo facciamo vuol dire fare del male molto seriamente all’Italia”.

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