La lesa maestà, nel Parlamento italiano, non conosce barriere di partito. Vito Crimi appare visibilmente contrariato e non si capacita del clamore suscitato dal suo post su facebook in cui ha preso pesantemente in giro Silvio Berlusconi. L’ex capogruppo al Senato del M5s ha difatti risposto ai cronisti che gli chiedevano conto delle sue parole (“Silvio non mollare: Spero non intenda non rilasciare peti e che controlli l’incontinenza”), paragonandosi, di fatto, al comico che firma le copertine satiriche di Ballarò. “Se quel post lo avesse scritto Crozza, o un altro comico, staremmo tutti a ridere…”, ha sbottato.
Il siparietto era iniziato pochi minuti prima quando il senatore Cinquestelle, vedendo avvicinarsi i cronisti aveva portato le mani alla bocca come a trattenere le parole: “Non parlo? Non posso parlare?”. Per poi aggiungere che “una semplice citazione su un social network viene utilizzata strumentalmente per mettere in discussione un’istituzione”. Crimi ha infine concluso tirando in ballo i falchi del Pdl: “Se si devono attaccare a un post su facebook, vuol dire che il tracollo è arrivato”. Solo per loro?
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