Dacci oggi il nostro nemico quotidiano. Dopo gli immigrati clandestini, Napolitano, il Pdmenoelle, il Pdl, il governo Letta, Rodotà, anzi no, e chi più ne ha più ne metta, Beppe grillo ha deciso di lanciare il suo rituale strale – via blog – contro Bruxelles e il suo apparato.
“Un fantasma si aggira per l’Europa. È il voto delle prossime elezioni europee potrebbe che mettere fine all’Europa delle banche e dei burocrati” scrive il leader M5s nel post di apertura del suo sito. “I governi europei – spiega Grillo – sono terrorizzati dal possibile successo di partiti e movimenti che vogliono cambiare l’attuale modello di Europa, fondato sulla finanza, e che desiderano un’Europa solidale dove uno Stato in difficoltà, come è successo per la Grecia, non sia lasciato morire per salvare i bilanci delle banche tedesche e francesi. Un’Unione rivolta allo sviluppo e non alla crescita”.
Gli interessi privati della finanza sono anteposti alla volontà popolare, anzi, si sostituiscono a essa, secondo Grillo, che osserva: “L’Europa non è una banca, ma a tutti gli effetti siamo governati dalla BCE. Chi ha votato per la BCE? Il suo simbolo non è apparso in nessuna elezione europea, ma comanda più degli Stati. Molti governi europei, in particolare quelli dei Pigs e della Francia, che si appresta a entrare nel club, vivono grazie al connubio (asservimento?) con la BCE. Si tengono in vita a vicenda. La campagna elettorale del prossimo maggio è già iniziata e sarà campale”.
E chi sono i nemici del M5s è presto detto: “Capitan Findus Letta, il soldatino di Bruxelles, ha dichiarato al New York Times: ‘Rischiamo di avere il maggior Parlamento europeo anti europeo di sempre. Il grande rischio è che il 25% del Parlamento europeo sia composto da movimenti anti euro o anti Europa’. Ma – ragiona Grillo – se i popoli europei volessero cambiare l’attuale politica della UE e della BCE sarebbe un normale processo democratico sancito da libere elezioni. Chi sono questi burocrati e banchieri e i loro burattini prestati alla politica per decidere al posto dei cittadini? Voler ridiscutere l’Euro e le direttive della BCE, tra cui la mannaia del Fiscal Compact può, secondo Letta, essere dovuto al razzismo…: ‘Alcuni movimenti sono razzisti’. Il razzismo anti euro?”.
Infine l’affondo contro il capo del Governo: “Il Nipote va alla guerra per conto terzi: ‘La crescita del populismo è oggi il primo problema sociale e politico (e noi che pensavamo che il primo problema fosse economico). Combattere il populismo è una missione oggi in Italia e negli altri Paesi’. In missione per conto di Draghi. La parola populismo è diventato un insulto per il Potere da quando l’opinione pubblica ha iniziato a mettere in discussione i suoi privilegi e questa Europa, ma populismo significa: ‘Atteggiamento o movimento politico, sociale o culturale che tende genericamente all’elevamento delle classi più povere’. Populismo vuol dire che se i popoli europei ne hanno pieni i cosiddetti e vogliono costruire un’Europa migliore, gente come Letta deve fare le valige subito dopo le elezioni europee”.
Ed ecco la chiusa, degna del miglior Grillo: “Il ‘populista’ MoVimento 5 Stelle parteciperà alle elezioni europee per vincerle. Sarà una crociata. In alto i cuori”.
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