Il processo nel quale Silvio Berlusconi e Valter Lavitola sono imputati per corruzione nell’ambito dell’inchiesta sulla presunta compravendita di senatori comincerà l’11 febbraio prossimo, davanti alla IV sezione del tribunale di Napoli.
Il rinvio a giudizio dei due era stato chiesto dalla Procura di Napoli il 9 maggio scorso, con l’accusa di corruzione per avere versato in nero tre milioni di euro a Sergio De Gregorio, all’epoca senatore eletto nell’Idv, al fine di farlo “migrare” nelle file del centrodestra e rendere precaria la già difficile
vita del governo Prodi.
Le carte dell’inchiesta raccontano che per cambiare schieramento e favorire la caduta del governo Prodi il senatore Sergio De Gregorio ottenne il denaro sia in contanti sia sotto forma di finanziamenti al suo movimento politico. E dicono anche che quei soldi provenivano direttamente dal leader del Pdl Silvio Berlusconi, intenzionato a portare avanti la cosiddetta “Operazione Libertà” che si sarebbe conclusa con la caduta della maggioranza di centrosinistra. È questo il cuore dell’accusa di corruzione contestata al Cavaliere e all’ex direttore dell’Avanti Valter Lavitola, che nella vicenda avrebbe avuto un ruolo di intermediario.
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