Renzi: alle primarie punto al 50%

Il candidato alla guida del Pd promette vita dura a Letta: il governo faccia ciò che vogliono i democratici, altrimenti...

Renzi: alle primarie punto al 50%
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22 Novembre 2013 - 10.50


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La metà degli elettori dl centrosinistra tutti per sé. Matteo Renzi ha le idee chiare e durante la trasmissione tv Agorà dichiara: «Punto al 50% dei voti alle primarie del Pd». Il sindaco di Firenze, candidato alla segreteria del Pd spiega che dal 9 dicembre, quando il Pd avrà il suo nuovo segretario, «il governo farà le cose che dice il Pd altrimenti ci arrabbiamo».

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Secondo Matteo Renzi, se il governo svolgesse bene il suo lavoro potrebbe arrivare in salute fino al 2018: «La cartina di tornasole è se cresce la ricchezza, se crescono gli occupati. Il governo deve andare avanti per forza, può durare anche fino al 2018″ ma bisogna vedere, per il sindaco di Firenze, “se riuscirà ad aumentare i posti di lavoro».

Poi si arriva al nodo privatizzazioni: «Il punto non è se fai le privatizzazioni, ma se le fai bene o le fai male. Non voglio fare il controcanto a Letta: ho solo espresso un concetto banale, le privatizzazioni come sono state fatte in passato non vanno bene. Prima di privatizzare serve una prova di maturità della politica dimezzando i costi e i posti in Parlamento. Togliere il tre per cento di Eni è una operazione di cassa senza valore strategico».Renzi poi definisce la privatizzazione di Alitalia “una vergogna”, mentre quella di Telecom “è stata fatta male”: «una privatizzazione in cui i privati hanno fallito. Un errore perchè si è scelto un business sbagliato puntando ai voli interno invece di investire sul mercato estero. Anche la privatizzazione di Telecom è stata fatta male: quello che era un gioiello italiano è stato svenduto».

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