Come già detto non mi sarebbe mai passato per la testa andare ad esprimere il mio voto per eleggere il segretario di un partito di cui non me ne può fregare di meno però, maledetto però, c’è un partito masochista che chiama a raccolta chiunque passi per la strada e lo invita a votare. È demenziale, non si può definire in altro modo. È sminuire il voto di coloro che si fanno la tessera perché in quel partito militano, in quel partito credono. E cosa si fa per ringraziarli? Si permette al primo venuto di votare per il segretario che li dovrà guidare.
Allora perché negarmi il gusto di andare a votare per il segretario del Pd? Forse domenica 8 dicembre lo farò e, in caso la voglia di provocazione mi duri, voterò Pippo Civati o Gianni Cuperlo, in ordine alfabetico.
Perché?
Non lo so. Cuperlo mi è simpatico, ha qualche anno meno di me, è triestino, dopo una vita in seconda fila merita la prima, è educato, non è caciarone e nemmeno piacione e poi è contro Renzi. E tanto basta. Civati è giovane, va tanto di moda la gioventù che continuiamo a fregarli alla grande questi giovani e un contentino bisogna pur darglielo.
E le idee?
Beh, quelle mica le cerco nel Pd! A meno che Cuperlo o Civati non riescano a rimetterle in giro. Ma idee di Sinistra, sia chiaro.
Ma Cuperlo è un uomo della vecchia guardia.
E cosa vuol dire? Grillo in confronto a Cuperlo è vecchio eppure viene considerato una novità nel panorama politico italiano. Sono le idee che contano e nel Pd Cuperlo e Civati mi sembrano quelli che le hanno più chiare (ripeto, sembra).
Ma, insomma, perché vai a votare?
Così, tanto per fare qualcosa e dare contro a Renzi. Tanto ormai siamo abituati a votare “contro” e non “per”.
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