Matteo Renzi, a pochi giorni dalle primarie, detta tre condizioni ad Enrico Letta: riforme, lavoro ed Europa. Se non realizzerà questi obiettivi allora il Pd “separerà il suo destino dalla maggioranza”, ha affermato il candidato segretario democratico.
Alfano si deve adeguare, avverte il sindaco di Firenze: lui “ha 30 deputati, noi 300. Se non è d’accordo – ha continuato il sindaco di Firenze – sappia che poi si va a votare. Io non ho paura delle elezioni, lui sì. Perché sa che Berlusconi lo asfalta”. “Ma lei è sicuro che tutti e trecento la seguiranno?”, gli hanno chiesto. “Le cose da fare le decideranno gli italiani che parteciperanno alle primarie – ha risposto il candidato alla segreteria del Pd -. Difficilmente qualcuno si tirerà indietro. Ma se c’è chi punta a spaccare il gruppo, sappia che la conseguenza saranno le elezioni anticipate”.
“E allora lei come pensa di utilizzare tutta questa forza?”, hanno continuato i giornalisti. “Aspettare l’8 dicembre per la verifica di governo non è stata una concessione – ha detto Renzi -. Chi vince impone la linea. Saremo leali ma conseguenti. Offro una disponibilità vera, un patto di un anno. E quindi proporremo tre punti che noi consideriamo ineludibili”.
Argomenti: enrico letta matteo renzi