Spiagge, Verdi contro M5s: regalati 100 milioni alla lobby dei balneari

L'appello del deputato Angelo Bonelli a Beppe Grillo: ritirate l'emendamento che non fa pagare i canoni concessionari delle aree balneari.

Spiagge, Verdi contro M5s: regalati 100 milioni alla lobby dei balneari
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11 Dicembre 2013 - 10.05


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Nuovo giro di vite sulla Legge di stabilità e sulla privatizzazione delle spiagge. Sia il mini-condono a favore dei concessionari delle aree balneari che la vendita delle spiagge avevano dato vita in Senato a proposte di modifiche ad hoc (compreso un emendamento del Pd) ma alla fine non se ne era fatto nulla. Duro il commento di Angelo Bonelli, co-portavoce dei Verdi: “Perché il Movimento 5 Stelle ha deciso di fare un regalo da 100 milioni di euro alla potente lobby dei Balnerari?”.

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Bonelli che ha scoperto un emendamento alla legge di Stabilità presentato dai deputati grillini Colletti, Agostinelli, Turco, Sarti, Bonafede, Ferraresi, Businarolo, Micillo, Castelli, Caso, Cariello, D’Incà, Currò, Brugnerotto, Sorial che “sospende il pagamento dei canoni per le concessioni demaniali matittime sino alla data del 30 settembre 2014, in attesa di una normativa “chiara e congrua”.

“Ricordiamo ai deputati del M5s che in Italia c’è una vera e propria Spiaggiopoli. Nel corso degli anni nel nostro Paese sono state concesse 30 mila concessioni sul demanio marittimo legate a 15 mila stabilimenti balneari che insistono su 600 comuni costieri. Il tutto è avvenuto gare di evidenza pubblica: le concessioni sono passate nel corso degli anni da padre in figlio o cedute attraverso la creazione di società di gestione di servizi”, ha raccontato il leader ecologista.

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“Quanto ha incassato lo stato dalle concessioni sul demanio marittimo? 102 milioni di euro nel 2012, mentre nel 2010-2011 circa 90 milioni di euro e gli anni precedenti la metà. In sintesi lo stato incassa 3.400 euro a concessione, mentre gli incassi che gli stabilimenti balneari realizzano ogni anno in Italia si aggirano intorno ai 10 miliardi di euro. I canoni di concessione sono bassi in base alla legge 27 dicembre 2006 n. 296 comma 251 per le aree scoperte dovrebbero pagare 1,27 euro centesimo metro/q all’anno e per le aree dove insistono attività 2,12 euro metro/q anno”, ha aggiunto.

“Sospendere anche il pagamento dei canoni per stabilimenti che fatturano milioni di euro pagando concessioni pari al costo annuale dell’affitto di un bilocale in una città italiana aggiungerebbe al danno anche un’amarissima beffa. Per questa ragione – ha concluso – rivolgiamo un appello a Beppe Grillo affinché il gruppo M5s alla Camera ritiri immediatamente un emendamento che è semplicemente vergognoso”.

[b]Il testo dell’Emendamento[/b]
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1. 867.  Colletti, Agostinelli, Turco, Sarti, Bonafede, Ferraresi, Businarolo, Micillo, Castelli, Caso, Cariello, D’Incà, Currò, Brugnerotto, Sorial

Dopo il comma 183, aggiungere i seguenti:
 
183-bis. Il comma 5-bis dell’articolo 19 del decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 98, è sostituito dai seguenti:

Nelle more dell’approvazione di una normativa chiara e congrua volta a stabilire gli importi dei canoni da applicare alle concessioni demaniali marittime, sino alla data del 30 settembre 2014 sono sospesi i pagamenti dei canoni per le concessioni demaniali marittime indicate all’articolo 3 del decreto-legge 5 ottobre 1993 n. 400, così come modificato dall’articolo 1, comma 251, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, e dall’articolo 1, comma 252, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, anche qualora i relativi importi siano stati iscritti al ruolo esattoriale e siano state emesse cartelle di pagamento da parte degli agenti incaricati alla riscossione.

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183-ter. Sino alla stessa data del 30 settembre 2014 sono sospesi i procedimenti amministrativi avviati dalle amministrazioni competenti, e gli effetti dei medesimi, relativi alla sospensione, revoca o decadenza dalla concessione demaniale marittima derivante dal mancato versamento del canone demaniale marittimo nella misura determinata dall’articolo 1, comma 251, della legge 27 dicembre 2006, n. 296.

 
Conseguentemente, al comma 524 aggiungere, in fine, le parole: ivi comprese le variazioni di cui al periodo successivo. Le dotazioni di parte corrente, relative alle autorizzazioni di spesa di cui alla predetta Tabella C sono ridotte in maniera lineare per un importo pari a 100 milioni di euro per ciascuno degli anni 2014, 2015 e 2016. 

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