Matteo Renzi – rispondendo alle domande degli elettori durante #matteorisponde su Twitter – ha assicurato che non è sua intenzione portare il Paese alle elezioni. “Oggi ci sono le condizioni per fare un buon lavoro. L’ambizione personale viene dopo, prima c’è l’interesse per il Paese. L’Italia può cambiare e noi aiuteremo a farlo”.
Sulla legge elettorale ha detto: “si fa con tutti”, non solo con i partiti di maggioranza, “così come le riforme”. Su questo tema, si può discutere di “tanti modelli, ma bisogna verificare la volontà politica”. Entro gennaio – ha aggiunto il sindaco di Firenze – “la commissione della Camera deve licenziare il testo”. Renzi si è detto per una legge “maggioritaria, che assicuri governabilità ed alternanza” ed è tornato a lanciare il sistema adottato per l’elezione dei sindaci o il Mattarellum. Il Parlamento “è pienamente legittimato a fare le riforme”, chi lo definisce “esautorato” vuole solo l’immobilismo.
In cima alla lista delle priorità del nuovo Pd di Renzi c’è il lavoro, per il quale, secondo il neo segretario, “non è più tempo di slogan, ma di un piano a 360°”. Un’altro nodo da affrontare subito è l’agenda digitale che, secondo Renzi, “è un bene sia affidata a Francesco Caio, un vero fuoriclasse”. Sulle privatizzazioni, aggiunge il sindaco “non vanno fatte sempre e comunque”.
Per Renzi è prioritario anche riformare il sistema giustiza, “Non possiamo continuare a perdere tempo e non solo perchè c’è una grande questione legata alla sentenza di Strasburgo, ma perchè è in giusto nel senso di in-giusto, priva la giustizia. Non si può aspettare che si riformi la giustizia solo per gli amici degli amici”.
Sul riconoscimento dei diritti per le coppie omosessuali, Renzi rilancia la proposta di civil partnership, sul modello tedesco.
Grillo – Il segretario del Pd non risparmia una stoccata al Movimento 5 stelle: “Non gli chiedo scambi, ma perché non firmano con noi il piano per tagliare di un miliardo i costi della politica? Questo significa che non vogliono risolvere i problemi del Paese, ma far solo polemiche col Pd”. Sul movimento, ha aggiunto “sono poco abituati alla democrazia interna”.
Napolitano – “Sono solo allergico ai buffet istituzionali, appena concluso l’intervento del Presidente, sono tornato alla sede del Pd”, ha risposto Renzi alle critiche rivoltegli per aver lasciato subito la cerimonia degli auguri al Quirinale. “Ho telefonato al Presidente Napolitano, per rivolgergli gli auguri da parte di tutto il Pd”.
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