di Veronica Matta
L’abbandono del leader Beppe Grillo la dice lunga sul sistema democratico della politica del movimento 5 stelle cosi come pensata dall’ex comico. In discussione è l’intero sistema di reclutamento dei suoi attivisti che non si sono risparmiati, in questi mesi, insulti e attacchi pesanti sui social network.Grillo non concede il simbolo ai militanti sardi a causa delle spaccature all’interno delle due liste principali che lo sostengono (una di queste capeggiata dal consuocero di Grillo, Cesare Forti, padre del marito della figliastra di Beppe); da qui è nato il pasticcio di uno staff che non ha voluto dare delle direttive precise dal principio. E cosi Beppe invita i parlamentari sardi a non schierarsi e a non occuparsi delle elezioni regionali sarde, ribadendo ancora una volta che sarà sempre lui a decidere e che il movimento tutto è, meno che democratico. Il paragone con Berlusconi ed il modo di gestire il partito viene spontaneo alla faccia di chi credeva nelle decisioni prese dal basso, altro che Democrazia Diretta!
Ma andando più a fondo, in realtà si scopre che il gioco di Grillo è grottesco. ” A Grillo, a detta di alcuni suoi sostenitori, non interessa la Sardegna, a Grillo non interessano le Regioni! Grillo punta sulle Europee e sulla Sicilia, numericamente più utile e interessante rispetto alla spopolata Sardegna”. Il ragionamento di Grillo sembrerebbe dei più terribili: “mettere dieci consiglieri del Movimento in Sardegna, non serve a nulla, vinca pure Ugo! Io me ne lavo le mani. Non mi interessa la Sardegna e nemmeno i sardi!”.
Un “mostro” mediatico che tenterà di dare la colpa ai sardi e alla loro incapacità di unirsi per un bene comune, invece la realtà è che la Sardegna conta ben poco, numericamente, nel piano visionario europeo di Grillo che trova supporto nell’ignavia e incapacità dei 6 parlamentari sardi eletti, recentemente, dal movimento, come portavoce dei problemi della Sardegna.
Che fine hanno fatto quei 6 portavoce – senza voce? Emanuela Corda, Andrea Vallascas, Nicola Bianchi, Paola Pinna alla Camera. Manuela Serra e Roberto Cotti al Senato dove siete? Lamentano alcuni tra gli attivisti dei 5 stelle sardi. Cosa avete fatto per la Sardegna?I portavoce sono stati dei senzavoce per troppo tempo, incuranti dei sardi e della Sardegna, solo perché Grillo avrebbe detto loro di non immischiarsi nelle questioni regionali, ma di cosa si devono occupare i parlamentari sardi, della TAV?Questi ultimi avrebbero ricevuto l’ordine di non occuparsi delle elezioni regionali sarde, lavandosene le mani. È infatti di sole 6 ore fa, il tentativo di un parlamentare di mettersi in comunicazione con il monarca, il quale, ha trovato il tempo di rispondere non a loro, ma al Sindaco della cittadina di Assemini, Mario Puddu.
Ma Grillo è davvero un capo – partito? Anche il MoVimento 5 stelle è un luogo dove un Berlusconi qualsiasi dice: Cappellacci si – Cappellacci No o un Renzi che dice: Barracciu si o no? Nel M5S, non erano i cittadini a doversi unire, condividere un sogno, un programma e dal basso cambiare la politica e le istituzioni? Ma non è che, qui in Sardegna, parte di questi principi a 5 stelle sono forse mancati e Beppe Grillo che è GARANTE delle liste 5 stelle d’Italia, non ha voluto insignire con nome e simbolo un pastrocchio che è la brutta copia del MoVimento 5 stelle? Se i 5 stelle avessero ancora una flebile possibilità di poter, in extremis, riuscire a partecipare, con una lista (nuova?) con un programma condiviso, con il Movimento coeso, dovrebbero fare di tutto per consegnare allo staff qualcosa che meriti di essere marchiata con il nome e le insegne del M5S, come avvenuto in tutte le altre regioni italiane, andate a elezioni in questi anni. Diversamente ci deve essere dell’altro per una decisione così grave e Beppe Grillo si gioca così la Sardegna! E magari è una fortuna….chissà!
Come ci sono rimasti gli attivisti 5 stelle? Male, rimane rabbia e amarezza. A loro non rimane che uscire dal movimento e presentare una lista civica: Sardegna 5 stelle. Senza però, la benedizione di Re Beppe.E se ci fosse un classico colpo di teatro finale? Se gli attivisti riuscissero a mettersi d’accordo, Grillo che farebbe?C’è ancora tempo, fino a domani per le trattative, e poi la consegna entro le 20:00, lunedì. Parte, dunque,il conto alla rovescia.
[GotoHome_Torna alla Home]